L’avvertimento del virologo Bassetti: cosa accadrà nell’ autunno 2022 con il Covid
La stagione estiva, il sole, le temperature miti, potrebbero portare un’attenuazione dei contagi da Covid ma la paura degli italiani è che, con l’arrivo dell’autunno possa esserci un nuovo incremento dei contagi.
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, intervistato dall’Adnkronos Salute, ha riportato la sua previsione per ottobre-novembre 2022.
La previsione del virologo Bassetti
Era il settembre 2021 e Matteo Bassetti ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I lunatici”, dichiarava che “Chi fa il medico non deve fare previsioni, tuttavia le pandemie in genere durano due anni“, invitando gli italiani a pazientare un altro autunno-inverno, con la speranza di poter tornare alla vita precedente al Covid, senza dimenticare alcuni insegnamenti che devono essere nostri compagni di viaggio per il futuro.
Lungi dal suscitare inutili allarmismi, il virologo dell’ospedale di Genova , come riportato da Il Giornale, ha oggi spiegato che in autunno 2022 torneranno a esserci dei casi di Covid ma che un conto è avere un’ondina, come tutti speriamo che sia, continuando la politica vaccinale, e ben altro è avere un’ondata. Insomma, dobbiamo rassegnarci ad una convivenza col virus che, per coloro che hanno ricevuto le dosi vaccinali, sarà molto simile a un’influenza.
Il virologo ligure ha aggiunto che, probabilmente, ci sarà sempre chi deciderà di non vaccinarsi, nonostante tutto quello che sta accadendo, e quindi ci saranno ancora delle persone ricoverate nei reparti ospedalieri perchè contagiati. In autunno potremo avere delle ondine che saranno sempre più piccole a seconda di quanto maggiore sarà il numero della popolazione generale vaccinata.
Riguardo alle varianti, Bassetti ha precisato che nel mondo ci sono sempre state e sempre ci saranno, le varianti di qualunque tipo di virus e di qualunque tipo di batterio. Piuttosto che parlare sulle prime pagine dei giornali della nuova eventuale variante, secondo lui sarebbe più giusto spiegare ai cittadini che i vaccini sono stati studiati e sviluppati sulla base del virus di Wuhan e che sono comunque in grado di difenderci con la terza dose anche nei confronti dell’ultima delle varianti.
Il messaggio non deve quindi essere: “Arriva la variante e moriremo tutti” ma che non c’è stata nessuna variante che i vaccini esistenti non sono stati in grado di affrontare. Questo il parere del noto virologo: ” La vaccinazione non è lo strumento che impedisce i contagi, no, la vaccinazione è lo strumento che ci salva la vita. Ci evita di finire in rianimazione, di avere la forma grave. Fare la vaccinazione oggi è una assicurazione sulla vita”.