Lutto a Sanremo, la musica italiana perde un cantante coraggioso. È morto a 49 anni
Una bruttissima notizia ha sconvolto il mondo della musica italiana e Claudio Baglioni. Il cantante si è spento, dopo una lunga battaglia contro una gravissima malattia, all’età di 49 anni. La sua morte ha lasciato tutti sgomenti e nel dolore più profondo. L’estate scorsa, precisamente nel mese di agosto, l’artista aveva preso una decisione molto importante, ovvero non proseguire più con le cure e di chiudere il suo profilo Facebook, nel momento in cui sarebbe finita la raccolta fondi in favore della ricerca.
Nell’arco della sua sfortunata vita, il 49enne era però anche stato in grado di raggiungere un traguardo bellissimo, che lo emozionò davvero tanto. Quattro anni fa, ricorreva gennaio del 2018, aveva chiesto ed ottenuto di fare un duetto con il grande cantante Claudio Baglioni. Il tutto si era verificato all’interno dell’ex oratorio di Santa Brigida a Sanremo. E aveva anche provato a partecipare come ospite al Festival di Sanremo, diretto proprio da Baglioni, ma non gliene avevano dato la possibilità.
A morire è stato Amedeo Grisi, che era malato di Sla dal 2015. Sui social: “Mi scuso con tutte le persone più sensibili per aver espresso questa mia volontà. Detto questo, il mio tempo ormai è terminato. Sarà un mese, due, una settimana? Io sono pronto. Sono sicuro che per qualcuno più di uno non andrò mai via veramente. Il potere della musica e dell’amore ci rende immortali. A noi malati di Sla viene concesso di decidere se ‘andare avanti’ facendo una tracheotomia, che vorrebbe dire un tubo in gola e altri tubi nello stomaco…”.00:00/00:00
Amedeo Grisi non era solamente un cantante, ma un bravissimo chitarrista, e ha dovuto lasciare per sempre la sua adorata Céline Martrès e i suoi figli Alice ed Andrea. Prima di morire, dunque solamente alcuni giorni fa, Amedeo Grisi aveva pubblicato il volume ‘Dentro le mie poesie’, dove erano presenti 51 poesie e alcuni racconti, fatti durante i suoi anni di malattia. Poi sui social aveva comunque spiegato di aver scelto l’interruzione delle cure perché stanco di quella situazione.
Dunque, Amedeo Grisi aveva ancora scritto su Facebook: “Tubi nello stomaco per essere alimentato, inchiodato in un letto e con una aspettativa di vita di inferno, di due anni; altrimenti l’altra possibilità è quella di fermarsi e sottoporsi a una eutanasia. Io ho scelto la seconda, perché la prima non mi appartiene e perché il desiderio è quello di tornare ad essere libero”.