“Ora dovete farlo”. Denise Pipitone, la denuncia dell’ex pm Maria Angioni: “Ci sono queste stranezze”
È in corso a Marsala il processo che vede imputata l’ex pm Maria Angioni con l’accusa di false informazioni al pubblico ministero. Il caso si inserisce nell’ambito dell’inchiesta bis per il sequestro di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 all’età di 4 anni da Mazara del Vallo. Da quel momento si sono perse le tracce della bambina: all’epoca della scomparsa di Denise Pipitone, l’ex pm Maria Angioni ha coordinato le indagini.
“Abbiamo una lista testi che contribuirà a ricomporre i vari tasselli. Solo così si capirà qual è stata la sorte della bambina, la cui scomparsa è un vulnus, una ferita, per la Repubblica, per lo Stato. Io ho massima fiducia nella magistratura, della quale, del resto, faccio parte. Ognuno, in questa vicenda, secondo le sue prerogative, ha fatto il suo dovere”, ha dichiarato al termine dell’udienza Maria Angioni.
Nei giorni scorsi c’è stata una nuova udienza al termine della quale l’ex pm Maria Angioni ha parlato con i giornalisti fornendo ulteriori spunti di indagine: “Alla persona che mi ha parlato di un grande edificio verde, un magazzino, vicino al mare, a Mazara del Vallo, che potrebbe avere avuto a che fare con la scomparsa di Denise Pipitone, ho detto: ‘Vada alla stazione dei carabinieri o al commissariato di polizia di riferimento e dica quello che ha raccontato a me‘”. E ancora: “A tutti quelli che mi riferiscono qualcosa io dico sempre: prendetevi le vostre responsabilità e andate dalle forze dell’ordine competenti. Poi, saranno loro a valutare se si tratta di elementi meritevoli di approfondimento, oppure no”, aggiunge.
Poi Maria Angioni si è soffermata sull’edificio verde di Mazara del Vallo: “Su questo edificio verde, di cui non avevo alcun ricordo, ho fatto un post per capire se quello che mi è stato detto ha un minimo di riferimento o è completamente inventato. Soprattutto nei miei vecchi appunti e ricordi, ma anche negli atti del processo che ho letto quando sono stata autorizzata, ci sono tante cose”.
Maria Angioni ha anche fornito nuovi spunti di ricerca sul caso della scomparsa di Denise Pipitone: “Molte cose potrebbero essere completamente inutili, ma quando si inizia a fare un ragionamento nuovo può capitare che alcuni elementi che prima nessuno aveva mai preso veramente in considerazione, esattamente i tabulati di tutti quelli che erano lì, consentano di mettere a fuoco un quadro complessivo dal quale potrebbero emergere altri spunti investigativi. Dai tabulati emergono delle stranezze – conclude l’ex pm -. È mancato un lavoro di polizia giudiziaria, e non del pm, che poi valuta. Le indagini sono nate dirottate verso determinate persone. Io adesso spero che qualcuno colga l’esca e vada a guardare i tabulati”.