“Trovato dai carabinieri”. Saman Abbas, nuova svolta nel caso: c’è un arresto
Si apre un altro capitolo nella storia di Saman Abbas, la giovane pakistana scomparsa il 30 aprile 2021 da Novellara, in provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna, e mai più ritrovata ma ritenuta morta dopo aver detto di no ad un matrimonio combinato dalla famiglia.
A gennaio lo Danish Hasnain, lo zio di Saman ritenuto dalla Procura di Reggio Emilia l’esecutore materiale del presunto omicidio della ragazza, è stato estradato in Italia. L’uomo era stato localizzato e arrestato alla periferia di Parigi il 22 settembre 2021, dopo quasi cinque mesi di latitanza.
Lo zio di Saman Abbas ha negato ogni coinvolgimento con la scomparsa della nipote e nell’interrogatorio Danish Hansnain, pachistano 34enne, avrebbe sostenuto di essere stato “incastrato” ma i carabinieri e la Procura di Reggio Emilia lo accusano di essere invece l’autore materiale e l’organizzatore dell’omicidio della nipote, che si sarebbe opposta a un matrimonio combinato.
Dopo gli arresti del cugino Ikram Ijaz e lo zio Danish Hasnain, in un appartamento del centro di Barcellona è stato arrestato Nomanhulaq Nonamhulaq, un altro cugino di Saman Abbas, latitante e indagato per l’omicidio della 18enne. Il 35enne è stato è stato arrestato dalla polizia spagnola, grazie a informazioni condivise dal nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia.
La scorsa settimana sono stati resi noti i risultati degli esami effettuati su alcuni resti trovati in tre sacchi neri all’interno di un canale a Fiuma, a una quindicina di chilometri da Novellara. Gli esami effettuati presso i laboratori di medicina legale di Modena hanno escluso che possano trattarsi di resti umani e hanno invece confermato l’origine animale.