Salvini e l’idea che può cambiare tutto per tanti italiani. Ecco cosa succede alle cartelle Equitalia
Dopo la questione dell’Aquarius e il clamore suscitato dall’annuncio di un probabile censimento di rom e sinti, Matteo Salvini continua a far parlare di sé.
Stavolta si tratta di un annuncio relativo al fisco, che – se messo in atto – potrebbe rappresentare una svolta per tantissimi italiani.
In particolare, la mira del leader della Lega sarebbe concentrata sulle cartelle Equitalia di importi inferiori ai 100.000 €. Per un potenziale intervento che non riguarderebbe dunque i grandi evasori.
“Il ministro dell’Interno si è trovato a commentare i dati resi noti in occasione del 244esimo anniversario della fondazione delle Fiamme gialle secondo cui nell’ultimo anno e mezzo la Guardia di Finanza ha ha confiscato a 1.000 «grandi [evasori] fiscali beni e valori per un miliardo e 300 milioni di euro, oltre la metà dei 2 miliardi e 300 milioni di euro che mancano all’appello nelle casse dello Stato. Facendo una media, i grandi evasori hanno nascosto al fisco circa 2 milioni di euro a testa.
Insomma, non si tratta di commercianti o piccoli imprenditori il vero cancro del Belpaese. Ma “soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta di gravi reati tributari o economico-finanziari”». Tradotto: significa che gli accertamenti hanno permesso di notare come tra redditi dichiarati e disponibilità economiche effettive la sproporzione fosse troppo grande.
Le Fiamme Gialle hanno registrato 3.188 i casi di società «cartiere» o «fantasma», create ad hoc per frodi all’Iva, costituzione di crediti fittizi e ottenimento di indebite compensazioni. Senza contare i che nel 2017 e nei primi cinque mesi del 2018 sono stati 2.120 i casi di evasione riscontrati nella fiscalità internazionale.
Ecco dunque spiegato l’intervento di Salvini. «12.000 evasori totali sconosciuti al fisco e grandi evasori che hanno rubato una media di 2 milioni di euro a testa – ha detto il ministro – Onore alla Guardia di finanza che li ha scovati, ora tocca al governo semplificare il sistema fiscale, ridurre le tasse e, da subito, chiudere tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100.000 euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse»“.
Di certo è una questione destinata a suscitare il forte interesse di tutti quei cittadini italiani che hanno una posizione debitoria aperta nei confronti di Equitalia.