Sport in lutto, il campione sconfitto dal Covid. Un mese fa il contagio, la lotta e oggi l’addio
Lutto nel mondo dello sport. Il Covid continua a mietere vittime in tutto il mondo e questa volta ad arrendersi al coronavirus è stato un campione olimpionico, oro olimpico di Sydney 2000, medaglia d’argento ai giochi di Atlanta 1996 (dietro al suo grande rivale, l’italiano Yuri Chechi) e campione del mondo nel 2002.
L’atleta era stato ricoverato a dicembre per Covid-19, come riportano fonti ufficiali e in queste settimane era stato assistito tramite ventilatore polmonare. Ma per lui non c’è stato niente da fare, dopo le complicazioni arrivate con l’infezione polmonare i tentativi dei medici per salvarlo sono stati inutili.
La situazione è precipitata velocemente negli ultimi giorni e in queste ore anche il comitato olimpico ha dato l’annuncio sui propri account social. “È con profonda tristezza che vi informiamo della morte di Szilveszter Csollany”, ha affermato il Comitato olimpico ungherese.00:00/00:00
Grande rivale di Yuri Chechi, Szilveszter Csollany vinse un oro in Australia dopo aver conquistato l’argento agli anelli ad Atlanta 1996 proprio dietro l’italiano. Sempre nella specialità degli anelli, l’atleta ungherese aveva vinto il mondiale di Debrecen nel 2002 ed era arrivato quinto a Parigi 1992, San Juan 1996, Losanna 1997, Tianjin 1999 e Gent 2001. Nel 1996 e 1997 era stato battuto proprio dall’azzurro Jury Chechi. Dopo il ritiro, Szilveszter Csollany ha continuato a lavorare come allenatore sia in Islanda che in Austria.
“Campione d’addio”, ha scritto il primo ministro ungherese Viktor Orban in un messaggio accompagnato da una foto in bianco e nero dell’atleta, mentre il compagno e ginnasta Zoltan Magyar, campione olimpico ungherese nel 1976 e nel 1980, ha lasciato un ricordo sul proprio account social: “È una perdita enorme, in così giovane età”.