Latina, autopsia sulla donna uccisa dal genero: è morta a seguito delle percosse
A Latina è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Nadia Bergamini. La signora è morta alcuni giorni fa e da subito si è pensato al coinvolgimento del genero Antonino Zappalà. L’esame autoptico ha confermato che a causare le lesioni sia stato proprio l’aggressione dell’uomo. La donna è morta in ospedale poche ore dopo l’aggressione, e a nulla sono valsi i tentativi dei medici di salvarle la vita. L’uomo attualmente è in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario.
L’omicidio di Latina
Arrivano nuove conferme sul caso dell’anziana signora morta a Latina.
Dopo l’autopsia sul suo corpo è emerso che a causare la morte della donna sia stato il genero. La vittima si chiamava Nadia Bergamini e gestiva un bar sul lido di Latina. A trovare la madre ferita è stata la figlia, che è rientrata in serata nell’appartamento della donna. Subito i primi sospetti sono caduti sull’uomo, il quale era rimasto in casa senza chiamare i soccorsi.
Adesso ci vorranno novanta giorni di tempo per la relazione da parte del medico legale Gianluca Marella, che è stato incaricato dalla procura. Questa potrà fornire maggiori indicazioni su questo caso di Cronaca Nera, incluse le tempistiche dell’aggressione.
Arrestato il genero
L’uomo, un 44enne pregiudicato di origini siciliane, è stato arrestato per l’omicidio della donna.
Secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti infatti avrebbe aggredito la suocera lo scorso venerdì. La signora sarebbe caduta a terra, e la caduta potrebbe aver causato un ematoma molto grave.
Poche ore dopo è arrivata la moglie dell’uomo che ha trovato la madre agonizzante. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, la signora è morta poche ore dopo in ospedale.
L’uomo non avrebbe saputo fornire spiegazioni sull’accaduto e in seguito è stato condotto in questura.
Il risultato dell’autopsia
La signora, invalida parzialmente, sarebbe morta in seguito alle percosse. Questo è quello che emerge dall’autopsia: sul corpo sono stati rinvenuti molti ematomi, specie sul volto, che sono compatibili con l’aggressione e che non sarebbero quindi causati da una caduta.
Fatale è stato l’ematoma cerebrale che i medici dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina hanno cercato di rimuovere nel corso di un delicato intervento chirurgico. La signora purtroppo non ce l’ha fatta, ed è deceduta poche ore dopo.
Attualmente il genero è in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario. Antonino Zappalà era l’unica persona a trovarsi in casa in compagnia della donna. Restano da chiarire i motivi dell’aggressione. Ora si aspetta la relazione del medico legale che potrà dare maggiori chiarimenti sull’esatta dinamica dell’accaduto, nonché sugli ematomi e sull’ora esatta dell’aggressione.