Gismondo a ‘Fuori dal Coro’ gela gli italiani: “È la prima volta che accade nella storia”
Dopo il lungo stop per le feste, riparte Fuori dal Coro, il programma di Mario Giordano in onda su Rete 4. E un’ampia fetta della puntata è ovviamente dedicata all’emergenza coronavirus. A fare il punto, ospite in studio, ecco Maria Rita Gismondo.
“Per tanti mesi hanno detto che l’obbligo vaccinale non è necessario. E lo abbiamo messo quando siamo arrivati al 90% dei vaccinati”, ricorda Giordano. E l’esperta risponde: “Abbiamo più volte chiesto l’obbligo, almeno inizialmente.
Non era chiaro di fatto cosa fosse il green pass, una specie di obbligo, che poi è stato messo troppo tardi. Inseguiamo una percentuale minima di popolazione che non ha grande influenza sulla malattia”. Dunque, a Fuori dal Coro viene proposto un servizio che raccoglie alcune testimonianze di chi ha subito una reazione avversa al vaccino.
E sul punto, la Gismondo esprime un pensiero forte e molto preciso: “Le reazioni avverse? Sono molto rare, ma anche se fosse una ha diritto di essere ascoltata. Indagare e approfondire sarebbe un grande aiuto per la scienza e per le somministrazioni successive”, rimarca.
E ancora, commentando i dati di diffusione di Omicron, per quanto in questi ultimi giorni piuttosto contestati – si pensi alla campagna lanciata da Matteo Bassetti contro il bollettino quotidiano – la Gismondo sottolinea un’ovvietà, che però non finisce di destare preoccupazioni: “Questo vaccino non ci preserva completamente dall’infezione”.
La virologa ha parlato di quarta dose di vaccino anti-Covid, esclamando: “È la prima volta che succede“. La Gismondo è intervenuta sulla quarta dose del vaccino anti-Covid, dichiarando: “Chi ipotizza la quarta dose lo fa con proprie convinzioni che non coincidono con quelle internazionali. L’EMA, infatti, ha detto ‘siamo cauti’. Ancora non conosciamo gli effetti di queste vaccinazioni ravvicinate“. La nota virologa ha poi chiosato: “È la prima volta al mondo che abbiamo una vaccinazione ad una cadenza così ravvicinata“.