Oristano, ritrovato in un pozzo il corpo di Giuseppe Sideri: aveva piedi e mani legate
Ritrovato senza vita il corpo dell’uomo scomparso in provincia di Oristano dallo scorso 2 gennaio. Giuseppe Sideri, 51 anni di età, viveva ad Uras ed è stato ritrovato lo scorso 15 gennaio in un pozzo, dopo le assidue ricerche del personale dei soccorritori. Per ora gli inquirenti seguono varie piste: la prima ipotesi era quella del gesto volontario ma il ritrovamento del cadavere con mani e piedi legati lasciano aperta ogni altra ipotesi. Decisivi saranno i risultati dell’autopsia del medico legale.
Cadavere in un pozzo
Il 51 enne era scomparso a Uras, piccolo comune in provincia di Oristano, lo scorso 2 gennaio.
Il ritrovamento è avvenuto lo scorso 15 gennaio a seguito delle ricerche del personale della Stazione Forestale di Marrubiu. Il corpo aveva i piedi e una mano legata col fil di ferro, ed era collegato ad un blocco di cemento.
Inizialmente le forze dell’ordine pensavano che l’uomo fosse uscito per cercare i funghi, nonostante non fosse in condizioni ottimali di salute. Nelle prossime ore comunque arriveranno maggiori conferme, in seguito agli accertamenti del medico legale, che ha disposto l’autopsia sul corpo di Giuseppe.
Giallo in provincia di Oristano
L’allarme è scattato a partire dal giorno di Capodanno. I parenti si sono preoccupati non poco perché non vedevano Giuseppe da troppo tempo. Passate le 48 ore i carabinieri hanno raccolto la denuncia di scomparsa e il 2 gennaio hanno iniziato ad effettuare le ricerche nella Provincia di Oristano, con il coordinamento di varie squadre come la Forestale, Vigili del Fuoco e altri volontari.
Il corpo è stato ritrovato quasi due settimane dopo: era nel fondo di un pozzo nel terreno della sua famiglia, in una strada di campagna lungo la provinciale che da Uras conduce a San Nicolò d’Arcidano. Proprio in quel luogo le squadre di ricerca erano passate ripetutamente, ma probabilmente le piogge dei giorni scorsi hanno impedito ai soccorritori di individuare il corpo dell’uomo.
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Il ritrovamento del corpo
Inizialmente la prima ipotesi delle forze dell’ordine era che l’uomo fosse andato a cercare i funghi, nonostante le sue condizioni di salute non ottimali. Le ricerche sono andate avanti per giorni nelle campagne circostanti. Negli ultimi giorni poi erano state interrotte, nonostante i familiari continuassero a cercarlo nelle zone vicino ad Uras e nella provincia di Oristano.
“Oggi il triste ritrovamento in un pozzo in territorio di Uras”, scrive in una nota il Corpo Forestale. “I familiari sono stati avvisati. Sono stati immediatamente informati il magistrato di turno dottor Andrea Chelo e la Prefettura”. I risultati dell’autopsia nelle prossime ore daranno sicuramente maggiori risposte agli inquirenti su questo misterioso caso di Cronaca Nera. Quello che appare poco probabile è il gesto volontario da parte del 51enne: il particolare dei piedi e della mano legata ad un fil di ferro fanno pensare infatti all’ipotesi dell’omicidio.