Joseph Ratzinger, l’ultimo attacco nei suoi confronti: cos’è successo
Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger, è il Papa emerito della Chiesa cattolica. È stato il 265º pontefice della Chiesa cattolica e vescovo di Roma dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Al soglio pontificio gli è succeduto Papa Francesco, eletto al quinto scrutinio il 13 marzo 2013 durante il conclave tenutosi nello stesso anno. Nonostante la distanza temporale dalla fine del pontificato, Joseph Ratzinger continua a ricevere numerosi attacchi nei suoi confronti sia a causa del suo ex mandato sia per la sua condotta precedente. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo in questi giorni. (Continua dopo la foto)
Joseph Ratzinger, l’ultimo attacco nei suoi confronti: cos’è successo
Nonostante abbia rinunciato al papato nel 2013, Joseph Ratzinger continua a ricevere attacchi. L’ultima offensiva in ordine di tempo riguarda una presunta consapevolezza sul delicatissimo fronte degli abusi sessuali interno alla Chiesa. Benedetto XVI, dicono i suoi accusatori, sarebbe stato al corrente delle accuse di pedofilia mosse nei confronti di un sacerdote incaricato presso la diocesi di Monaco-Frisinga. La notizia è stata riportata dalla rivista tedesca Die Ziet. Come riportato da Il Giornale, “un “decreto extragiudiziale” del tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga del 2016 conterrebbe delle forti critiche nei confronti di alti prelati per non aver fermato il sacerdote accusato di 23 casi di abusi nei confronti di minorenni avvenuti tra il 1973 e il 1996. Tra le figure di spicco dell’arcidiocesi, ci sarebbe anche Ratzinger, che fu arcivescovo di Monaco e Frisinga dal 1977 al 1982″. Dopo queste accuse ha preso la parola Georg Gaenswein, segretario particolare di Benedetto XVI. (Continua dopo la foto)
Le parole di Georg Gaenswein
Il segretario particolare di Joseph Ratzinger, monsignore Georg Gaenswein, ha immediatamente risposto alle accuse lanciate dalla rivista Die Ziet. Come riportato dall’ANSA, il vescovo ha dichiarato: «L’affermazione che egli fosse a conoscenza degli antefatti al momento dell’ammissione del padre H. è falsa. Di tali fatti precedenti non aveva alcuna conoscenza». Ma anche un altro quotidiano tedesco, Der Spiegel, già dieci anni fa aveva accusato il teologo di un coinvolgimento “più forte” nella vicenda. E a distanza di un decennio le accuse riaffiorano. Secondo i difensori di Benedetto, le accuse sarebbero già spente sul nascere. Tuttavia, il pontefice emerito fin dal suo pontificato spesso si ritrova al centro di attacchi più o meno violenti.