Pillola anti Covid Merck: cosa è, come funziona, a chi va somministrato il medicinale da oggi disponibile in Italia
Finalmente anche in Italia. Si è parlato a lungo nei mesi scorsi della ‘pillola anti-Covid’. Ebbene proprio da oggi, martedì 4 gennaio, il primo farmaco anti-virale specifico contro il Sars-Cov2, ovvero la malattia provocata dal nuovo Coronavirus, è disponibile. A dare l’ok definitivo è stata l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, lo scorso 22 dicembre.
Sviluppata da Merck e Ridgeback Biotherapeutics, la pillola anti-Covid nota anche col nome di Molnupiravir qui sarà commercializzata come “Lagervrio”. Sarà la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo a distribuirla alle regioni. Ma a chi potrà essere somministrata la pillola e cosa bisogna fare per ottenerla? Va subito detto che il Lagervrio serve per il trattamento dell’infezione da lieve a moderato, negli adulti positivi con almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia grave.
Dunque solo i pazienti non ricoverati con malattia lieve e moderata ma con condizioni pregresse di fragilità potranno utilizzare la pillola anti Covid. In tutto il positivo dovrà assumere quattro pillole al giorno, in due momenti diversi, per un totale di 800 milligrammi. Importante sarà la somministrazione entro cinque giorni dai primi sintomi. È sconsigliato l’utilizzo per donne in stato di gravidanza o allattamento.
Pillola anti Covid, come ottenerla
Inizialmente non sarà possibile acquistare la pillola anti Covid nelle farmacie. Al Corriere della Sera Filippo Drago, esperto della Società italiana di farmacologia, ha spiegato che saranno i medici e gli ospedali a scegliere i pazienti. Poi toccherà alle Regioni decidere come distribuire il farmaco. Per le persone così selezionate la pillola sarà gratuita, bisognerà solo sottoporsi a tampone e dimostrare di avere una o più fragilità.
Dal punto di vista tecnico il pregio di questa pillola anti Covid consiste nel fatto che non colpisce la proteina Spike ma direttamente il materiale genetico del virus. Aspetto importante perché significa che il Lagervrio sarà utile a prescindere dalle diverse varianti. Il punto di debolezza invece sta nella percentuale di incidenza sulla malattia. Secondo i test effettuati il medicinale riesce a prevenire oltre il 30% dei casi gravi e dei ricoveri a patto che la somministrazione avvenga subito dopo il contagio. Questo perché non è facile riconoscere la malattia dai sintomi. Sempre per l’inizio dell’anno è prevista la distribuzione anche della pillola anti Covid della Pfizer che pare avere un’efficacia migliore in termini di mancate ospedalizzazioni.