“Gabriele se n’è andato”. Si è arreso dopo una settimana a 47 anni, lascia una figlia

Se n’è andato nel silenzio Gabriele Malavasi. Se n’è andato a 47 anni dopo aver contratto il Covid poco prima di Natale. Una settimana appena è durata la sua agonia, ora lascia nella disperazioni la famiglia, la figlia e gli amici. Decine in messaggi arrivati: “Un saluto amico, continuerai a vivere nei nostri pensieri e nei nostri ricordi. Si dice che a lasciarci presto sono sempre le persone migliori; amici che ci hanno toccato nel profondo e che nonostante la loro scomparsa resteranno per sempre nei nostri cuori. Ciao Gabri resterai per sempre uno di noi”.

“Parliamo di un ragazzo di una sensibilità e di una bontà davvero uniche. Gabriele Malavasi è una delle più belle persone che io abbia mai conosciuto, sempre disponibile e pronto ad aiutare gli altri. Mi aveva detto che si era ammalato di Covid. Non avrei mai pensato di perderlo e in così pochi giorni. Però non si era vaccinato e la situazione è precipitata in poco tempo”.

gabriele malavasi


“Gabri aveva cominciato a lavorare nelle società sportive di calcio a Modena e quando il Campagnola mi aveva contattato per fare il preparatore atletico l’ho chiamato con me”. Gabriele Malavasi amava la vita e lo sport. Calcio, ciclismo, ogni occasione era buona per lui per stare in compagnia. “Ci sentivamo regolarmente – racconta Davide – lui ha continuato a coltivare la passione per la fisioterapia e io sono passato alla pallamano”.

ambulanza


“L’ho sentito poco tempo fa e poi mi ha detto che aveva il Covid. Parliamo di uno sportivo che andava in bici e si teneva in forma. Mi hanno detto che aveva febbre alta ma che stava bene ed era monitorato. Siamo tutti sconvolti perché era un ragazzo senza vizi ma non si era vaccinato. Per questo penso sia doveroso fare una riflessione alla luce di questo dolore”.

pronto soccorso


“Io sono per la libertà di scelta e non voglio entrare nella logica ormai politica di vax e no vax. Ma esorto tutti a non sottovalutare questa malattia e sollecito davvero tutti a vaccinarsi, soprattutto chi ci vuole bene, persone che non possiamo perdere e di cui non possiamo fare a meno”.

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