Orrore in una casa di riposo italiana: ospiti torturati e umiliati. 17 arresti, incastrati da telecamere
Schiaffi, insulti, maltrattamenti dentro una struttura di Palermo deputata alla cura di malati psichici. 17 sono stati gli arresti. 10 sono finiti in carcere. Altri sette sono ai domiciliari. L’operazione è stata condotta della Guardia di Finanza in collaborazione con la Procura. Pesanti i reati contestati a vario titolo dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e dal sostituto Alessandro Macaluso.
Oltre la tortura e il sequestro di persona, maltrattamenti, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture. Un’indagine nata nel luglio dell’anno scorso dopo la segnalazione di una dirigente della struttura. Da lì era partita un lungo lavoro che aveva portato all’utilizzo di microfoni e telecamere che hanno prodotto ore di intercettazioni ambientali.
“Ancora una volta, nel corso di indagini in materia di spesa pubblica ci imbattiamo in episodi di maltrattamenti nei confronti di soggetti indifesi”, dice il generale Antonio Quintavalle Cecere, il comandante provinciale della Guardia di finanza di Palermo. “Dopo le case di riposo per anziani, adesso una fittizia Onlus che, in regime di convenzione con l’Asp, avrebbe dovuto fornire servizi di riabilitazione in favore di pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiche”.
“Abbiamo documentato un campionario aberrante di crudeltà e nefandezze disumane – dice a Repubblica il colonnello Gianluca Angelini, il comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo – comportamenti già di per sé estremamente gravi”.
“E’ l’aspetto più inquietante di questa triste vicenda – dice ancora il colonnello Angelini – tutte le figure professionali della struttura erano coinvolte o comunque consapevoli delle condotte delittuose ai danni dei pazienti. Uno scenario di illegalità diffusa”. In carcere sono finiti Gaetano Di Marco (presidente e legale rappresentante dell’associazione “Suor Rosina La Grua onlsu) l’inserviente Filippo Morrione e otto operatori socio sanitari: Massimo Palmisano, Agostino Villaraut, Romeo Guarnera, Lorenzo Giacalone, Paolo Conoscenti, Monica Collura, Pietro Butera, Giuseppe Amato.