Copyright, M5S: ‘Il Parlamento europeo ha di fatto legalizzato la censura preventiva’

“Una pagina nera per la democrazia e la libertà dei cittadini. Con la scusa della riforma del copyright, il Parlamento europeo ha di fatto legalizzato la censura preventiva“.

Lo denuncia il M5S Europa su Facebook.

“Il testo approvato oggi dall’aula di Strasburgo – spiegano i 5Stelle – contiene l’odiosa link tax e filtri ai contenuti pubblicati dagli utenti”.

“È vergognoso – commentano – ha vinto il partito del bavaglio!”.

“Purtroppo – prosegue il post – sono stati respinti tutti gli emendamenti di stralcio che il Movimento 5 Stelle aveva presentato”.

“In particolare, – precisano – l’articolo undici che prevede l’introduzione della cosiddetta #linktax, e il tredici che mira a introdurre una responsabilità assoluta per le piattaforme, nonché un meccanismo di filtraggio dei contenuti caricati dagli utenti!”.

In un post pubblicato stamane sul Blog delle Stelle, i pentastellati hanno spiegato che per loro l’eliminazione degli articoli 11 e 13 è prioritaria: “Non è tollerabile che si metta a repentaglio la libertà di espressione su Internet, – si legge nel post – cercando di imbavagliare la rete con norme che rischiano di essere anacronistiche ancora prima di essere implementate perché le nuove tecnologie evolvono in modo più rapido”.

I 5Stelle sostengono che, semmai, “per rendere più equa la concorrenza fra autori e colossi digitali americani dovrebbe piuttosto impegnarsi per combattere i paradisi fiscali, spesso anche interni all’Unione”.

“La soluzione – affemano – è far pagare le giuste tasse ai colossi del web abolendo i paradisi fiscali presenti in Europa e applicare in modo puntuale la normativa antitrust, altro che censura di Internet”.

Secondo il M5S “si vuole mettere il bavaglio alla rete e guarda caso a pochi mesi dalle elezioni europee”.

“Il web – affermano – deve rimanere uno spazio di condivisione libero e aperto, che non può essere controllato da pochi soggetti privati a cui viene conferito il potere di decidere che cosa può essere caricato sul web o no”.

 

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