“Obbligo mascherine a Natale”. Parlano i sindaci: “Dal 6 dicembre a metà gennaio”
Dal 6 dicembre entra in vigore il Super Green Pass, il certificato verde rafforzato per accedere a ristoranti, cinema, teatri, bar, stadi, discoteche e anche alberghi. Il tempone negativo resta valido per recarsi al lavoro e per viaggiare su treni ad alta velocità e aerei. In zona arancione le palestre, le piscine e i circoli sportivi al chiuso saranno accessibili solo con il Super Green Pass. “Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi” nel nuovo decreto. La durata del ‘responso’ negativo rimane di 72 ore per il molecolare e di 48 per l’antigenico.
Per quanto riguarda il sistema dei colori resta in vigore la divisione tra zona bianca, gialla, verde, arancione e rossa e ed è legato soprattutto a strette ancor più incisive a livello locale, laddove l’incidenza del virus e la situazione ospedaliera lo richiedessero. Gli amministratori locali, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter decidere anche lockdown circoscritti, a livello territoriale.
In tutto il Paese ci saranno delle restrizioni solo per chi non è vaccinato: non potrà entrare in bar e ristoranti al chiuso, palestre, impianti sportivi, spettacoli, feste, discoteche e cerimonie pubbliche. Potranno, invece, entrare in albergo e negli spogliatoi per fare attività sportiva solo se hanno il Green pass base, cioè quello che viene rilasciato anche con il tampone negativo, come ricorda laleggepertutti.it.
Nel frattempo si pensa al periodo di Natale e alla necessità di salvare le feste evitando il rischio di assembramenti e di ripetere quanto è accaduto lo scorso anno quando l’Italia intera era in zona rossa. I sindaci italiani, a nome del presidente dell’Anci Antonio Decaro hanno chiesto mascherine obbligatorie anche all’aperto per tutto il periodo di Natale. “I sindaci hanno chiesto al Governo, l’ho fatto io a nome dei sindaci qualche giorno fa in cabina di regia, di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio”, ha detto Decaro.
La richiesta dei sindaci è motivata dal fatto che in tutto il periodo natalizio c’è più rischio di assembramenti, soprattutto nelle vie dello shopping ma non solo. “Quelli – ha spiegato – sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento”.