Elisa uccisa insieme ai suoi bimbi e alla madre dal marito a Sassuolo: il drammatico racconto dopo il massacro
L’orrore che si è consumato poche ore fa a Sassuolo, una strage familiare in cui si contano 5 morti di cui 2 bimbi piccoli, è attualmente al vaglio degli inquirenti che cercano di ricostruire la dinamica. Una tragedia e una scena sconvolgenti, davanti alle forze dell’ordine i corpi di Elisa Mulas, 43 anni, dei suoi figli di 5 e 2 anni e della madre. Poi il cadavere di Nabil Dhahri, il marito ritenuto autore del quadruplice omicidio che si sarebbe suicidato dopo aver sterminato la famiglia. Dopo il massacro, emerge il racconto di alcune amiche della 43enne.
Elisa uccisa insieme ai suoi bimbi e alla madre dal marito: il racconto dopo la strage a Sassuolo
Nabil Dahri, 38 anni, avrebbe ucciso la famiglia, moglie, figli piccoli e suocera, prima di togliersi la vita a Sassuolo.
Una strage con cui persino membri delle forze dell’ordine più esperti, riporta Ansa, faticherebbero a fare i conti per quanta efferatezza scoperta all’interno dell’appartamento in cui Elisa Mulas e i suoi bimbi di 5 e 2 anni si trovavano insieme alla madre di lei. Scampata all’orrore un’altra bambina, nata da una precedente relazione della 43enne, perché in quel momento si trovava a scuola.
Quando i primi soccorritori sono arrivati sul posto, riporta l’agenzia di stampa, si sarebbero trovati davanti una scena raccapricciante: 5 corpi e l’ipotesi di una serie di omicidi compiuti con un’arma bianca. Fra le vittime anche i due bambini piccolissimi. Le amiche di Elisa Mulas, riferisce Il Resto del Carlino, avrebbero parlato di precedenti minacce di morte all’indirizzo della donna da parte del marito. L’uomo, secondo quanto riportato, avrebbe inviato un audio alla moglie, “Ti ammazzo“, che quest’ultima avrebbe fatto ascoltare ad alcune di loro.
Oggi choc e dolore, e il macigno, pesantissimo, dell’ennesima tragedia annunciata.
Strage di Sassuolo: la prima ricostruzione dopo il massacro
La strage familiare si sarebbe consumata in una casa di via Manin, a Sassuolo, tra le 15 e le 16 di ieri. In quell’abitazione, secondo una prima ricostruzione, risiedeva la suocera di Dahri ed è lì che Elisa Mulas e i suoi bimbi si sarebbero trasferiti circa un mese fa, dopo la fine della relazione.
L’allarme, riporta Ansa, sarebbe scattato quando il personale della scuola frequentata dall’altra figlia della donna – bimba scampata al massacro – avrebbe notato che nessuno era andata a prenderla a fine lezioni.
Poi l’atroce scoperta e l’immagine agghiacciante, riferisce ancora l’agenzia, di una scena del crimine la cui efferatezza sarebbe rimasta impressa, negli inquirenti intervenuti, come qualcosa di mai visto.
La strage di Sassuolo si aggiunge al drammatico elenco di casi di violenza e femminicidi registrati nel Paese. 1522 è numero gratuito disponibile 24 ore su 24 per chiedere aiuto e trovare l’immediato sostegno di un team specializzato per supportare le vittime.