Covid, zona gialla in arrivo per 4 regioni: scopriamo quali sono
Stando ai dati aggiornati ad oggi, martedì 16 novembre 2021, sarebbero 4 le regioni a rischio passaggio in zona gialla in questo mese, quindi presto l’Italia tutta bianca potrebbe essere un vecchio ricordo.
L’allarme è arrivato dagli epidemiologi. Gli ultimi dati indicano una significativa accelerazione nella diffusione dei contagi che, a parità di condizioni, potrebbe portare, tra 2 settimane, 4 regioni a superare la soglia del tasso d’incidenza settimanale di 250 casi per 100 mila abitanti (la soglia per passare a gialla è fissata a 50). Powered by
Le 4 regioni a rischio zona gialla
A rischiare maggiormente la zona gialla è il Friuli Venezia-Giulia, che potrebbe lasciare la zona bianca già lunedì 22, considerando incidenza (233 casi ogni 100 mila abitanti) e tasso di occupazione degli ospedali (11% le terapie intensive e 13% area medica). In questa regione la situazione è davvero fuori controllo,in particolare, nelle 2 province di Trieste e Gorizia, entrambe epicentro della protesta dei No Green Pass.
Il governatore Fedriga ha affermato: “Siamo a un passo dalla zona gialla e il successivo passaggio a quella arancione sarebbe drammatico: è una cosa che non possiamo far pagare a quanti si sono disciplinatamente vaccinati”. Il trend è in costante peggioramento anche in Veneto (incidenza a 115,3 , area medica occupata al 4% e terapia intensiva al 6%) e Provincia Autonoma di Bolzano, una delle roccaforti no Vax (incidenza sopra i 300, area medica occupata al 13% e terapia intensiva all’8%) che corrono il medesimo rischio il lunedì successivo e lo stesso vale per Liguria e Valle d’Aosta.
L’effetto combinato vaccini/Green Pass, per il momento, sta arginando la quarta ondata di Covid nel nostro Paese. E se, per ora, non sembrano all’orizzonte ulteriori misure restrittive, l’impianto dei colori come clausola di salvaguardia da innescare quando la situazione è fuori controllo, resta attiva. Ricordiamo che si abbandona la fascia bianca solo quando l’incidenza è sopra i 50 casi per 100 mila abitanti e se si verificano entrambe le condizioni: posti letto in terapia intensiva oltre il 10% di capienza e quelli in area medica sopra la soglia del 15%.