Morto Aldo Campeol, inventore del tiramisù assieme alla moglie: aveva 93 anni e lo ha creato “per sbaglio”
Lutto nel mondo della pasticceria italiana: è morto Aldo Campeol, riconosciuto come il papà del Tiramisù. Lo storico ristoratore trevisano aveva 93 anni: la nascita del dolce al cucchiaio più famoso d’Italia risale agli anni ’60 e sarebbe frutto di un “errore”.
Addio all’inventore del tiramisù: morto a 93 anni Aldo Campeol
Si è spento nella giornata di oggi Aldo Campeol, ristoratore di Treviso. La sua carriera è segnata da un’invenzione che a suo modo ha cambiato per sempre il mondo dolciario italiano: il tiramisù.
Gli inizi della sua carriera sono nel ristorante del padre Carlo, quando aveva solo 12 anni. Da Le Beccherie, nel 1939, non si è più mosso: sessant’anni passati assieme alla moglie Alba e ai figli. La nascita del tiramisù in verità è imputata proprio alla moglie Alba, che negli anni ’60 voleva un dolce energetico per poter lavorare nel locale dopo la nascita del figlio. Mentre lavoravano su un gelato alla vaniglia con aroma di caffè assieme allo chef Roberto Linguanotto, pare sia caduta del mascarpone nella ciotola.
Un gesto causale e rivoluzionario: con l’aggiunta dei savoiardi bagnati nel caffè amaro è stata data vita al dolce al cucchiaio più famoso d’Italia ed esportato in tutto il mondo.
Nel 2010, il brevetto è stato certificato dall’Accademia Italiana della Cucina.
Morto Aldo Campeol, il saluto di Luca Zaia al “papà del tiramisù”
A salutare la morte del 93enne Aldo Campeol è stato anche il governatore del Veneto Luca Zaia. In un post Facebook, ha scritto: “Con Aldo Campeol, scomparso oggi all’età di 93 anni, Treviso perde un’altra stella della sua storia enogastronomica, che brillerà anche lassù. Aldo, la sua lunghissima attività di ristoratore, e le sue Beccherie, hanno attraversato decenni della trevigianità migliore, fatta di accoglienza e qualità, e di quel sorriso garbato che sul suo volto non mancava mai”.
Zaia ha poi aggiunto: “In casa sua, grazie all’intuito e alla fantasia della moglie, nacque uno dei successi dolciari più famosi al mondo come il tiramisù certificato dall’Accademia Italiana della Cucina”. E ancora: “Ma chi, a Treviso o da fuori, non ha mai pensato, almeno una volta di andare a cena alle Beccherie, magari attratto dal bollito misto che fu per tanto tempo il biglietto da visita per antonomasia, oltre, naturalmente, al mitico dolce”.
Seguono poi condoglianze alla famiglia per Aldo, “che ha contribuito a fare grande Treviso”.
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