Musica Italiana sotto choc, il cantante è morto all’improvviso
La musica italiana è in lutto per la morte di un interprete molto amato. Un dolore improvviso che ha lasciato tutti senza parole. Ecco cosa è accaduto.Erano le 13.00 quando a Bruxelles si è spento Roberto Capogrossi noto come Pat cantante e musicista sopraffino. #FOTO A FINE ARTICOLO
Il soprannome con il quale i più lo conoscevano lo doveva a un grande artista americano, Pat Boone che stimava oltre modo e che lo aveva ispirato nella sua professione. A lungo aveva combattuto contro un male infame che ieri ha portato il suo cuore a smettere di battere. Era in pensione da tempo e aveva lavorato a lungo per la Commissione Europea in ruolo dirigenziali.
Fino alla morte aveva continuato a vivere a Bruxelles ma ultimamente le condizioni di salute non gli avevano permesso di tornare nella sua Jesi città in cui era nato e con la quale aveva un legame straordinario. Sicuramente per la sua dipartita sono state tante le lacrime di dispiacere e non solo da parte ovviamente della sua famiglia.
Questo perché era una persona sincera, leale e dotata di grandissimo cuore in grado di dare al pubblico sempre il meglio di sé.Roberto Capogrossi si era fatto notare fin da giovanissimo quando incide dei dischi e partecipa ad alcuni programmi della Rai riscuotendo una grande risposta soprattutto dal punto di vista dei numeri.
Tra chi lo ha ricordato con grande affetto c’è Giovanni Filosa degli Onafifetti un gruppo di Satira, scrivendo: “Ci legano tantissimi ricordi di gioventù. Adesso, caro Pat ce li hai fatti venire tu i pensieri più tristi possibili. Dai prepara la tua chitarra che fra poco ti tocca”.
Sono diversi anche i fan che sui social network si sono commossi per il suo addio, specificando che sicuramente non ci si aspettava una dipartita e che mancherà anche la sua simpatia. Era un uomo buono, con un grande cuore e che ha lasciato un vuoto immenso. Chi invece non ha conosciuto la sua musica farebbe bene ad andare a recuperare qualche pezzo notevole del suo repertorio.
