Maxi focolaio a scuola, la docente non era vaccinata: coinvolti 300 ragazzi
Non era vaccinata contro il covid ma aveva un regolare green pass ottenuto attraverso il tampone e così si era potuta presentare a scuola normalmente per fare lezione ma purtroppo la docente è stata contagiata dal virus innescando un focolaio covid nell’istituto che ha stravolto la didattica.
Il caso a Bologna dove, dopo la comunicazione del contagio, sono subito partire le verifiche che hanno riscontrato l’infezione in altre persone, tra personale docente e studenti, con relative quarantene. Come racconta il Corriere di Bologna, nel focolaio covid sono stati coinvolti direttamente e indirettamente oltre trecento studenti, tra quelli in quarantena perché contatto stretto e quelli in dad, mentre i contagi sono una decina in tutto.
La scuola interessata è l’istituto comprensivo Farini dal quale però lanciano segnali rassicuranti visto che nessuno dei contagiati sarebbe in condizioni gravi, soprattutto grazie ai vaccini, e la situazione è ritenuta sotto controllo. I disagi sono soprattutto per famiglie e ragazzi che non potranno frequentare per alcuni giorni: al momento sono dodici le classi coinvolti su ventidue totali.
Si attendono ora i risultati dei tamponi sugli studenti e docenti coinvolti per poter ritornare gradualmente in aula.Contagi in crescita scuola, a Bologna oltre 400 provvedimenti di quarantenaDel resto non è certo il primo focolaio covid in una scuola bolognese dopo il rientro in classe.
Con i test salivari a campione fra i banchi, infatti, sono stati scoperti già decine di casi di contagio che hanno portato a chiusure e quarantene forzate in diversi istituti del capoluogo emiliano.
Il Dipartimento di Sanità pubblica nei giorni scorsi ha comunicato che sono già oltre quattrocento i provvedimenti di quarantena tra gli studenti con incidenza maggiore tra le classi più piccole dove ovviamente i bimbi non sono vaccinati. Secondo la Ausl locale, però, la crescita dei contagi è legata più all’ambito familiare, dove sono avvenuti gran parte dei contagi, e non alla ripresa della scuola.