Negozi chiusi di domenica? L’ira di Claudio Gradara che aggredisce Di Maio e la sua proposta.
Si metterebbero a rischio circa 40mila posti di lavoro. Altro che distruzione del nucleo familiare.
Cosi Federetribuzione è intervenuta sulla decisione del Ministro dello Sviluppo e del lavoro. La chiusura, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe distruttivo per i lavoratori.
Vediamo cosa scrive Il Giornale:
Intervistato dal Corriere della Sera, il numero uno dell’associazione spiega perché è contrario alla chiusura caldeggiata dal ministro del Lavoro pentastellato: “I motivi? Sono diversi. La domenica è diventato il secondo giorno per incasso dopo il sabato: chiudere avrebbe un effetto negativo sui consumi, già fermi.
Sugli investimenti abbiamo già i primi segnali di grandi gruppi che, prima di andare avanti, vogliono capire come finirà questa storia”.
La preoccupazione di Gradara, oltre che per il calo dell’indotto economico, è soprattutto per l’occupazione: “I posti di lavoro a rischio, per l’ intero settore, sarebbero tra i 30 e i 40 mila“. E ancora: “La società moderna ha bisogno di servizi e sono 12 milioni gli italiani che fanno acquisti la domenica”.
Cosa promuoverebbe la chiusura domenicale? Il settore dell’e-commerce avrebbe un boom superiore alla norma. La vendita fisica calerebbe e aumenterebbe quella virtuale. Ma a pagarne solo i lavoratori e la loro occupazione, spesso, part time.
Fonte: ilgiornale