Facebook, nuovo nome per il social più usato. La decisione di Zuckerberg (e perché)
Facebook, l’indiscrezione bomba dopo la polemica. Di recente Mark Zuckerberg, fondatore della nota azienda Facebook Inc. che come tutti sanno include anche i brand di WhatsApp, Instagram e Oculus, è caduta nel vortice delle critiche in seguito al down globale di sei ore che, tradotte in affari, equivarrebbero a circa 7 miliardi di dollari persi. E tra scandali e malfunzionamenti, i riflettori questa volta si accendono sull’ennesima indiscrezione diffusa sul nome stesso dell’azienda.
Facebook cambia nome? Questa la notizia bomba che lascerebbe nuovamente accendere i riflettori su uno degli imprenditori più ricchi del mondo, Mark Zuckerberg, Al momento resta tutto nel mondo delle ipotesi, ma il cambio nome potrebbe davvero accadere.
Non si tratta, nello specifico, di un cambiamento previsto per il nome del noto social network, bensì per l’azienda, la Facebook Inc. che come ben si sa include anche altri canali di comunicazione come WhatsApp, Instagram e Oculus. Un vero e proprio ‘rebranding’ che pare rimettere ordine dopo il periodo di caos scoppiato in seguito ai malfunzionamenti a cui le piattaforme sono andate incontro su scala globale.
Nessuna conferma o ufficialità in merito alla questione affrontata su il Guardian a cui l’azienda pare abbia risposto: “Non rilasciamo alcun commento su indiscrezioni o speculazioni”. Ma dovesse realmente accadere, sarò proprio Mark Zuckerberg a darne conferma nel corso della prossima conferenza annuale di Facebook Inc., in programma il prossimo 28 ottobre.
Un modo come un altro per ‘salvare’ l’immagine dell’azienda? In attesa di una conferma resta indubbio che il nome della Facebook Inc. abbia perso qualche ‘punto’ agli occhi degli utenti. E questo alla luce di quanto affermato da Frances Haugen, ex dipendente di Facebook, che avrebbe parlato di enormi falle interne: “Facebook mette il profitto davanti a tutto, anche a costo di fomentare cyberbullismo e discorsi d’odio e favorire contenuti in grado di minare l’armonia del sistema democratico, nonostante le tante belle parole e promesse”.