Parliamo senza vergogna di perdite vaginali durante il ciclo mestruale, dai colori ai loro significati
Molto spesso è un taboo e se ne parla poco, timidamente, come se fosse normale provare vergogna per una questione fisiologica che, al contrario, ci accomuna tutte ed è assolutamente nelle norma. Oggi vogliamo parlare di perdite vaginali durante il ciclo mestruale che, ricordiamo, comprende l’intero processo che termina con la mestruazione e non solamente il periodo in cui vi è sanguinamento. Per indagare la questione senza filtri, trattando di muco, perdite colorate con leggerezza (ma non con superficialità, sia chiaro) abbiamo chiesto il parere scientifico della dottoressa Silvana Agatone di MioDottore che ha risposto, senza filtri, alle nostre domande sulle perdite vaginali.
Perché è normale avere perdite durante il mese?
“Nel collo dell’utero abbiamo ghiandole che secernono muco trasparente, tipo albume d’uovo. La quantità è più o meno abbondante e le perdite possono essere a momenti più conglutinate o più fluide. Generalmente le perdite di muco sono prima dense e poi divengono filamentose ed elastiche, circa a metà del ciclo, tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio della seguente, considerano una donna che ha mediamente 28 giorni tra un ciclo e l’altro. Tale trasformazione, ovvero maggior fluidità, favorisce l’ascesa degli spermatozoi in utero. Talvolta però durante l’ovulazione possiamo anche vedere delle perdite di sangue, a volte rosate a volte rosso vivo, e se tali perdite hanno sempre questo ritmo, cioè a metà tra una mestruazione e l’altra, possiamo considerarle normali. Sì, perché queste sono infatti sempre legate all’ovulazione, la sottolineano, e alcune donne hanno sempre questo tipo di perdita, altre sporadicamente, altre mai”.
Generalmente le perdite di muco sono prima dense e poi divengono filamentose ed elastiche
Quali sono le tipologie, i colori più comuni?
“Quelle con colore bianco denso tipo albume d’uovo sono nella norma. Se invece risultano di colore rosa o rosso a metà tra l’inizio di un ciclo e l’altro, abbiamo detto che le possiamo considerare fisiologiche”.
È bene contattare lo specialista nei casi in cui il colore sia giallo, verde o bianco ricotta
Quando dobbiamo rivolgerci a un medico?
“È opportuno contattare lo specialista nei casi in cui il colore delle perdite cambi e divenga, per esempio, di giallo intenso, con sfumature verdi, o bianco tipo ricotta e compaiono altri sintomi quali tipo bruciore intenso o prurito o cambiamento di odore. È importante consultare il proprio ginecologo anche quando assumono colore rosso vivo, non a metà ciclo, oppure marrone scuro, senza avere alcun un ritmo”.
SANDRA LAZZARINI / EYEEMGETTY IMAGES
Quali sono le soluzioni alle perdite?
“Prima cosa è necessario capire la causa delle perdite anomale, ad esempio: vi è un’infezione? Causata da quale agente? Trichomonas, candida, gardnerella o altri microbi?
Eseguendo un tampone vaginale si riesce facilmente a capire l’agente patogeno e quindi si può eseguire la cura più adeguata. Se vi sono perdite di sangue anomale sarà bene invece sottoporsi ad una visita ginecologica con pap test. In tal caso è importante capire se le perdite di sangue provengono dal collo dell’utero, dall’interno dell’utero o se invece sono causate da altra patologia. Se si presentano perdite che hanno colore, odore, sintomi particolari è importante capire quali siano gli agenti che le causano. Ma andiamo per step. All’interno della vagina normalmente vi è una flora vaginale “buona”, cioè da i lattobacilli che creano un ambiente acido. Quando questo “ecosistema” si altera diminuisce la loro presenza e altri microbi patogeni possono colonizzare facilmente la vagina. La più frequente vaginite è quella causata dalla candida albicans, un fungo che normalmente convive con noi (sotto forma di spore) senza attaccarci. Si attiva, ovvero le spore si aprono, in situazioni di stress, quando si assumono antibiotici, cortisone, quando si ha un’alimentazione ricca di carboidrati e quando si soffre di diabete. Provoca delle perdite bianche tipo ricotta e causa un fastidioso prurito ma è facilmente curabile. Vi possono essere alti tipi di vaginiti, alcune delle quali avvengono per trasmissione sessuale. Possono quindi essere causate da virus, come nel caso di HIV, epatiti, condilomi, herpes genitale, HPV o da batteri come clamidia, gonorrea, sifilide da protozoi”.
All’interno della vagina normalmente vi è una flora vaginale “buona”
“Un virus che particolarmente attrae la nostra attenzione è il papilloma virus. Ne esistono più di 100 tipi ma solo pochi sono ad alto rischio. Cosa significa ad alto rischio? Che se permangono non curati a lungo possono causare lesioni precancerose prima e cancerose poi. Per intenderci è il virus che causa verruche sulla pelle vicino ai genitali e che prima possono essere molto piccole, poi crescendo possono assumere la forma di un minutissimo cavolfiore e si possono eliminare applicando farmaci idonei o attraverso il laser. Altro virus che crea molto fastidio è l’herpes vaginale dovuta all’herpes simplex virus (HSV) di cui esistono due tipi:
- Il tipo 1 (HSV-1), labiale che si presenta sotto forma di tipiche vescicole che si presentano di tanto in tanto sulle labbra.
- Il tipo 2 (HSV-2) o genitale, che colpisce i genitali. Una volta contratta l’infezione, il virus rimane latente all’interno dell’organismo per tutta la vita.
L’herpes simplex virus quando si attiva nell’area genitale determina bruciore, dolore e comparsa di vescicole singole o raggruppate nella zona genitale e anale. Poco dopo la comparsa, le vescicole si trasformano in ulcere e scompaiono in pochi giorni. La diagnosi si fa osservando la zona affetta e anche ricercando nel sangue gli anticorpi specifici anti-HSV-1 e HSV-2 e quando l’infezione è in atto può essere efficacemente trattata con farmaci antivirali”.
Come interferiscono gli anticoncezionali con le perdite?
“Durante i primi mesi di assunzione della pillola si possono presentare sporadiche perdite di sangue rosa, rosse o marroni. Tale fenomeno viene definito spottinge lo stesso può succedere anche durante i primi mesi di posizionamento di una spirale. Spesso sono fenomeni che svaniscono con il passare del tempo, appena il corpo si è abituato alla pillola o alla spirale. Ad ogni modo il consiglio che posso dare in quanto professioniste è quello di sottoporsi ogni anno ad un controllo ginecologico durante il quale è bene eseguire il pap test e, qualora si notassero perdite di sangue anomale, è bene contattare un ginecolog*”.