Lutto nello spettacolo italiano, addio a uno dei volti più completi. “L’ultimo della generazione”
Lutto nel cinema. Il grande schermo ha avuto la fortuna di conoscere sia le due doti drammatiche che comiche. Un attore e doppiatore da sempre iconico per le regie più celebri, con oltre 500 film all’attivo. La notizia del decesso di Elio Pandolfi è stata diffusa da fonti di famiglia. Il doppiatore italiano si spegne a 95 anni.
Classe 1926, romano e con l’incessante desiderio di apprendere dai grandi maestri del cinema e della recitazione per poter dare sempre il meglio. Elio Pandolfi, dopo il diploma conseguito presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, ha debuttato nel lontano 1948 a Venezia nel ruolo di mimo-ballerino in Les malheurs d’Orphée di Milhaud.
Da quel debutto, il palcoscenico per Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma e poi un successo che non ha mai smesso di spiccare il volo. Elio Pandolfi si spegne nella sua casa romana all’età di 95 anni. Lascia il figlio adottivo Natale Orioles. Nella sua lunga carriera ha prestato la sua voce a Stanlio della coppia Laurel & Hardy.
Talento versatile e poliedrico quello di Elio, sempre pronto a farsi apprezzare da un vasto pubblico, che lo ricorda in coppia con Antonella Steni e per i grandi varietà come Studio 1 con Mina. Non risale a troppi anni la sua ultima comparsa sul palcoscenico. Correva l’anno 2019 quando Elio si è esibito a Roma in Io mi ricordo con Riccardo Castagnari e la regia di Paolo Silvestrini. La sua fu anche la storica voce del Carosello.
“Era davvero uno degli ultimi di quella generazione di attori che avevano fatto di tutto, dalla prosa alla rivista. Ed era una vera memoria vivente: ricordava tutto, ogni incontro con Wanda Osiris e quel mondo che oggi non c’è più”, ricorda Pino Strabioli.
Elio Pandolfi ha fatto della sua voce un vero e proprio tesoro. In occasione dei festeggiamenti per i suoi 90 anni, lo stesso ha così ammesso: “Chi canta spera sempre, anche se non sa in che cosa e anche a 90 anni, quando la testa funziona ma è il corpo che perde qualche colpo”. Ed è proprio in quel suono che il suo ricordo non andrà mai via.