Fisco, Salvini spiega perché la Lega non ha partecipato al Cdm e risponde sul dubbio di una crisi di governo
Nelle scorse ore i ministri della Lega hanno deciso di non partecipare alla riunione del Consiglio dei ministri sulla delega fiscale. Il lavoro di Draghi e del Governo è comunque andato avanti e il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla delega della Riforma Fiscale. “Vorrei puntualizzare che la legge è una legge delega e quindi è una legge generale che poi andrà riempita di contenuti con un ulteriore momento di confronto“, ha detto il premier in conferenza stampa. “Nella legge delega c’è una riformulazione del catasto, si procederà quindi anche ad una revisione delle rendite catastali.
L’impegno è che nessuno pagherà di più o di meno. Le rendite restano invariate, è un’operazione di trasparenza ma non cambia l’imposizione fiscale sulle case e sui terreni“, ha spiegato ancora.
Salvini spiega i motivi della Lega
Dopo che il voto delle Amministrative 2021 non ha premiato con i risultati la lega e il centrodestra, gli occhi di tutti erano puntati sulla decisione della Lega di disertare il cdm sulla delega fiscale. Dal Carroccio è poi arrivata la spiegazione, una “questione di metodo” perché non si può “votare sulla fiducia” senza aver visionato i testi.
“La legge delega passerà in commissione con parere non vincolante, quindi hai un mandato in bianco” ha spiegato Salvini, e quindi “Il consenso della Lega non c’è, se mi dai un documento mezz’ora prima del Cdm“. Poi spiega ancora: “I ministri della Lega non possono avere un documento così importante alle 13.30 per discuterlo alle 14, non stiamo parlando dell’oroscopo, parliamo della legge delega sulla riforma fiscale, di Imu, Iva, Irpef, catasto, flat tax“.
Poi assicura si fidarsi del premier: “Io mi fido di Draghi ma se tra un anno c’è qualcuno che tassa pure l’aria non va bene dare ora una delega in bianco“.
Quindi sottolinea: “Qui ci sono di mezzo il lavoro, la casa e i risparmi degli italiani“. Poi si concentra sul testo “c’è una rimodulazione dell’Iva non meglio definita, chi paga di più, chi paga di meno, chi paga su, chi paga giù“; “Non c’è neanche nulla sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, sulla rateizzazione di saldi e acconti“, riporta AdnKornos.
Salvini – Draghi: c’è una crisi di governo?
Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni è lecito chiedersi se ci sia un crisi di governo in atto: “Lo strappo non l’abbiamo fatto noi“, dice il leader della Lega.
“Il governo aveva la fiducia per non aumentare le tasse, qua, invece, c’è un’ipotesi di aumento delle tasse, non c’è una crisi di governo, ma un governo che deve chiarire che non è il momento di aumentare le tasse“, chiarisce Salvini. E poi ancora: “Nessuno strappo semplicemente chiarezza, ora aumentare di un euro una tassa agli italiani non va bene, se ministri del Pd pensano di aumentare le tasse lo dicano, magari mi convincono…“.