In carcere per l’omicidio di moglie e figlio di 5 anni, la scoperta choc nella cella di Alexandro
Duplice omicidio di Teodora Casasanta e del figlio Ludovico, di soli 5 anni. Era la notte del 29 gennaio quando madre e figlio sono stati uccisi per mano di Alexandro Riccio, 39 anni, poi interrogato e arrestato. Un vero e proprio massacro, quello di Riccio, organizzato a tavolino per strappare via per sempre la vita di una donna che aveva deciso di non rompere il vincolo del matrimonio. Oggi, a distanza di mesi, la scoperta in carcere.
“Vi porto via con me”, queste le parole scritte per mano di Alexandro sul biglietto ritrovato dagli inquirenti nel luogo del delitto. Nella fine del matrimonio, l’immagine del suo fallimento: questo ha portato l’uomo a compiere il gesto. Sono state 15 le coltellate inferte sulla schiena della donna per po continuare a rivolgere la sua furia omicida verso il figlioletto colpito da otto fendenti.
Una scena agghiacciante di fronte agli stessi carabinieri del nucleo operativo di Moncalieri intervenuti sul posto in via Barbaroux, a Carmagnola, alle porte del capoluogo piemontese, dove la coppia viveva da qualche anno. Ma una volta in carcare, Alexandro sembra aver pianificato giorno dopo giorno anche la sua fine.
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È così che nella sua cella presso il carcere di Ivrea, a Torino, tra sabato e domenica, il corpo di Alexandro Riccio è trovato morto impiccato. Avrebbe usato i pantaloni della tuta, legati a una inferriata della cella, e tuto questo mentre il compagno dormiva.
Ma le intenzioni di Alexandro si sono mostrate chiare anche dopo aver portato a termine la carneficina dei suoi più cari affetti. Infatti dopo l’omicidio, aveva tentato il suicidio tagliandosi i polsi, bevendo candeggina e lanciandosi dalla finestra di casa, ma nulla di ciò è valso a perdere la vita, lacerata dal dolore di essere stato lui l’artefice del massacro.