“Signora, dobbiamo interrompere la gravidanza”. Le consigliano per 10 volte di abortire ma lei si rifiuta
I medici avevano consigliato alla britannica Natalie Halson di abortire dopo che un’ecografia alla 22esima settimana di gravidanza aveva mostrato che il nascituro aveva la spina bifida, ovvero la colonna vertebrale e il midollo spinale non sviluppati correttamente nell’utero e che può causare paralisi delle gambe, incontinenza urinaria e danni al cervello. Ma la donna, di Manchester, ha deciso di fidarsi del suo istinto materno e di andare avanti con la gravidanza… e ha avuto ragione!
Il 12 dicembre dello scorso anno, in un ospedale di Liverpool, Natalie ha dato alla luce Mirabelle. La 29enne ha dichiarato: «Mi sono informata e mi sono resa conto che c’erano delle opzioni. Perciò, ho rifiutato di rinunciare al mio bambino ma i medici sono stati insistenti e mi avevano dato anche un termine entro il quale avrei dovuto decidere. Ogni qual volta c’era un appuntamento, i medici mi consigliavano di abortire, dieci volte in tutto, Ma sono così felice di avere detto sempre no. Mirabelle è un miracolo».
I medici del Saint Mary’s Hospital di Manchester hanno sospettato che la figlia di Natalie avesse la spina bifida dopo un’ecografia alla 22esima settimana di gestazione ma le hanno detto di tornare per un’ecografia ancora più accurata una settimana dopo. Natalie, che lavora nello stesso ospedale come assistente, si sentiva molto ansiosa e chiamava al telefono il reparto per avere risposte:
«È stato allora che mi hanno detto che la bambina aveva la spina bifida. Non so perché non me lo abbiano comunicato durante l’appuntamento. Ciò mi ha causato un’ansia terribile. Non riuscivo a smettere di piangere. I medici si erano resi conto che l’aborto era l’unica opzione praticabile e mi hanno spiegato che se avessi continuato la gravidanza la mia bambina sarebbe stata costretta a vivere su una sedia a rotelle per tutta la vita. Quando l’ho saputo, però, ho fatto molte ricerche e ho scoperto che c’erano altre opzioni per mia figlia e mi sono arrabbiata.
Se non avessi speso quel tempo per fare le ricerche, avrei anche potuto accettare la raccomandazione dei medici. Ora guardo Mirabelle e penso: ‘Non ti avrei mai conosciuto’». Mirabelle è venuta al mondo con un parto cesareo all’ospedale femminile di Liverpool alla 38esima settimana di gravidanza ed è stata poi immediatamente trasferita all’ospedale pediatrico Alder Hey per essere sottoposta all’intervento spinale.
«È stato terribile non riuscire a vederla dopo la sua nascita, soprattutto dopo avere combattuto così duramente per lei, ma sapevo che era nelle migliori mani possibili», ha raccontato Natalie. «Vorrei raccomandare a tutti i genitori a cui viene consigliato di abortire che non è l’unica opzione, indipendentemente da ciò che sostengono i medici. Consiglio di seguire sempre il proprio istinto: qualcosa dentro di me mi diceva che la mia bambina sarebbe stata bene e oggi è perfetta».