Green Pass obbligatorio anche per lavoratori autonomi e partite Iva: come avverranno i controlli
L’obbligo del Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro sarà attivo dal 15 ottobre 2021. Riguarderà tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, compresi gli autonomi e le partite Iva. Il testo definitivo dovrebbe presto includere indicazioni proprio per i lavoratori autonomi, in cui la figura del datore di lavoro e del cliente spesso coincidono.
Green Pass, il nodo dei lavoratori autonomi
L’ultima bozza del Decreto approvato durante il Consiglio dei Ministri esplicita come l’obbligo del certificato verde, per accedere ai luoghi di lavoro, sia valido anche per chi svolge attività formative o di volontariato, “anche sulla base di contratti esterni”.
Un aspetto da affrontare sarebbe quello nei confronti di quei lavoratori autonomi come colf, baby sitter e badanti: anche per loro sarà richiesta l’esibizione del Green Pass e a controllarlo saranno i datori di lavoro, spesso famiglie. In base al Decreto, i mancati controlli di parte dei datori di lavoro potrebbero tradursi in multe da 600€ a 1.500€.
Anche per molte altre le categorie di lavoratori autonomi i controlli dovranno essere effettuati dal cliente, per esempio elettricisti e idraulici.
In queste situazioni, Open riporta la difficoltà a stabilire se un controllo sia effettivamente avvenuto all’interno di un’abitazione privata, problematica ancora più delicata nel caso di prestazioni senza fattura e di assunzioni irregolari.
Green Pass e controlli per autonomi e partite Iva
Per quanto riguarda le modalità di verifica del certificato verde, nel settore dei dipendenti pubblici e privati potrebbe essere utilizzata un’applicazione simile a quella in uso alle scuole. I controlli dovranno svolgersi all’ingresso dei luoghi di lavoro ed entro il 15 ottobre dovranno essere definite le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche.
I controlli potranno avvenire a campione nel caso in cui non sia possibile effettuarli su tutti i dipendenti. Nella versione definitiva del Decreto, tuttavia, dovrebbero essere esplicitati anche le modalità e gli strumenti da utilizzare per consentire l’accesso ai luoghi di lavoro da parte degli autonomi e delle partite Iva.