“Non pensavo morisse”. Gennaro, ucciso a 18 anni dopo una rissa: “Uno sguardo di troppo, poi la coltellata”
Si chiamava Gennaro Leone e aveva soltanto 18 anni. Siamo a Caserta, qui il giovane ha perso la vita a seguito di una rissa. Gennaro è morto all’ospedale del capoluogo dopo essere stato accoltellato a una gamba da un altro giovane durante una lite scoppiata in pieno centro, in una zona molto frequentata per la presenza di locali. La vittima risiedeva a San Marco Evangelista, comune a pochi chilometri da Caserta, ed era una promessa del pugilato.
L’aggressore di Gennaro Leone, un 19enne di Caivano (Napoli), è stato fermato per omicidio volontario dai carabinieri su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere; il giovane, incensurato, è stato identificato grazie alle testimonianze delle persone presenti, tra cui gli amici della vittima, e alle telecamere di videosorveglianza della zona. “Non pensavo morisse”, sarebbero state queste le sue prime parole dell’assalitore alle forze dell’ordine. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Caserta, il giovane avrebbe litigato con il coetaneo per motivi futili, forse per uno sguardo di troppo.
All’improvviso l’omicida ha estratto un coltello a serramanico colpendo Gennaro Leone alla gamba, e recidendogli probabilmente l’arteria femorale. Il 18enne è stato portato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove il suo cuore ha smesso di battere intorno alle 3.30, probabilmente a causa del troppo sangue perso.
L’amministrazione comunale del capoluogo, con una nota pubblicata sulla pagina Facebook del Comune, ha manifestato vicinanza “al dolore della famiglia di Gennaro Leone”. Sconvolta anche la comunità di San Marco Evangelista, dove Leone risiedeva con la famiglia; il sindaco Gabriele Cicala, che conosce la madre di Leone, parla di “tragedia straziante”.