Cancro ai polmoni, i sintomi a cui fare attenzione
Articolo certificato e riportato dall’airc. Il tumore del polmone in molti casi resta asintomatico nelle fasi iniziali, infatti a volte la malattia viene diagnosticata nel corso di esami effettuati per altri motivi. Quando presenti, i sintomi più comuni del tumore del polmone sono tosse continua che non passa o addirittura peggiora nel tempo, raucedine, presenza di sangue nel catarro, respiro corto, dolore al petto che aumenta nel caso di un colpo di tosse o un respiro profondo, perdita di peso e di appetito, stanchezza, infezioni respiratorie (bronchiti o polmoniti) frequenti o che ritornano dopo il trattamento.
Il tumore inoltre può diffondersi per contiguità alle strutture vicine (la pleura che riveste i polmoni, la parete toracica e il diaframma), per via linfatica ai linfonodi o attraverso il flusso sanguigno. Quasi tutti gli organi possono essere interessati dalle metastasi – fegato, cervello, surreni, ossa, reni, pancreas, milza e cute – dando origine a sintomi specifici come dolore alle ossa e ittero, sintomi neurologici come mal di testa o vertigini, e noduli visibili a livello cutaneo. Per prevenire il cancro al polmone il primo e più importante passo è senza dubbio evitare di fumare.
Nel caso dei non fumatori è quasi impossibile riuscire a sottrarsi del tutto al fumo passivo, ma è buona norma chiedere in ogni occasione che vengano rispettati i divieti imposti nei luoghi pubblici e di lavoro, in particolare in presenza di bambini. Per quanto riguarda i fattori di rischio legati alla professione, è importante utilizzare sempre sul luogo di lavoro tutte le misure di protezione per poter ridurre al minimo i rischi e lavorare in sicurezza. Nella vita di tutti i giorni, per prevenire la malattia è bene fare regolare esercizio fisico e introdurre nell’alimentazione tanta frutta e tanta verdura, ricche di vitamine e altri elementi che possono aiutare i polmoni a mantenersi sani.
Nonostante le ricerche in questo settore siano numerose, non vi è ancora accordo tra gli esperti sull’opportunità di sottoporre a “screening” (cioè a esami periodici per la diagnosi precoce di popolazione) persone apparentemente sane, senza alcun sintomo o segno di malattia. La ragione è che gli esami diagnostici di semplice esecuzione, come la radiografia del torace o l’esame citologico dello sputo, non sempre permettono di individuare un eventuale tumore, tanto meno precocemente. Diversi studi condotti con persone ad alto rischio, forti fumatori con molti anni di fumo alle spalle, suggeriscono che la tomografia computerizzata (TC) spirale dei polmoni potrebbe essere utile a individuare piccole neoplasie polmonari in pazienti asintomatici, salvando anni di vita.
Tuttavia questi test presentano anche alcuni rischi: i polmoni sono molto sensibili alle radiazioni ed esami frequenti di questo tipo potrebbero provocare danni ai tessuti. Inoltre tali test possono anche rilevare alterazioni polmonari che sembrano ma non sono necessariamente tumori: un risultato che per essere chiarito richiede una biopsia, ovvero un prelievo invasivo di tessuto polmonare che a sua volta comporta dei rischi. Uno screening polmonare di popolazione può anche causare problemi di sovra-diagnosi, ovvero di individuazione di tumori polmonari che potrebbero non diventare mai pericolosi per tutta la vita della persona, ma in tali casi i pazienti sarebbero sottoposti a trattamenti non necessari per il cancro del polmone, con i relativi effetti collaterali.
Per mitigare questi problemi e identificare i pazienti che avrebbero maggiore probabilità di ottenere benefici da uno screening con TC spirale, si stanno svolgendo ricerche su altri possibili strumenti diagnostici da unire eventualmente a tale esame, come l’analisi dei gas respiratori e di marcatori presenti nei campioni biologici. In particolare sono stati identificati alcuni microRNA – piccoli frammenti di materiale genetico – che potrebbero essere utili a determinare il rischio di sviluppare il tumore del polmone, prima ancora che ci siano noduli rilevabili. Tuttavia gli studi richiederanno ancora del tempo prima che uno screening di routine per la diagnosi precoce del tumore al polmone possa essere proposto dai ricercatori e approvato per ampio uso dalle autorità competenti.