Studentessa 20enne milanese escort per scelta:“Due clienti fissi, 6mila euro al mese. “Così non vivo in periferia…”
Questa è la storia di una studentessa di economia di appena vent’anni e di come ha deciso di arrotondare con un lavoro un po’ estremo e sui generis. “Ho due clienti fissi e con loro guadagno più di seimila euro al mese”. C’è chi griderebbe alla prostituzione, ma in realtà, a detta della ragazza, il suo lavoro è differente.
In una intervista per il Corriere, la giovane 22enne ha deciso di raccontarsi e di raccontare come lei, la sua coinquilina e un loro amico comune, abbiano deciso di intraprendere un lavoro particolare. La motivazione che c’è dietro è la voglia di far soldi per pagarsi gli studi e condurre una vita non precaria, mettendo da parte qualche risparmio per il futuro.
“C’è tantissima domanda, anche in tempo di Covid. Possiamo permetterci di selezionare solo chi ci interessa, accompagnarli è una nostra scelta […]. Cinque anni e poi smetto”. Con queste parole la giovane racconta di come lei, studentessa di economia, la sua coinquilina, studentessa al conservatorio, e un loro comune amico, anch’egli studente ma di scienze politiche, abbiano deciso di mettersi in affari. “Il marciapiede non lo vediamo neanche da lontano, ci mancherebbe. In strada ci sono le vittime della tratta, noi facciamo tutta un’altra cosa”.
L’intervista al Corriere continua: “Ci iscriviamo sui siti di incontri e ci proponiamo come sugar baby. Vendiamo esperienze e non c’è disparità di potere perché noi abbiamo la giovinezza, loro il denaro”. Poi le parole che descrivono, in breve, cosa concerne in soldoni il loro lavoro: “La prestazione sessuale è il cuore di un accordo che però non si esaurisce lì, comprende anche altro. Una sorta di relazione, ma finta, perché dell’altro in realtà non me ne importa niente”.
“Ci assumiamo un rischio quasi imprenditoriale, liberi di smettere in qualunque momento. […] Mi rifiuto di abitare in un bilocale di periferia in quattro, così invece posso stare appena un po’ più comoda, in zona Isola, mi pago gli studi e soprattutto metto da parte i soldi che mi serviranno per fondare una start up o aprire un negozio tutto mio, invece che restare disoccupata”.