Musica Italiana in lutto, fuoristrada fatale: è morto sul colpo
L’auto che sbanda, va ad impattare contro il guardrail e infine si ribalta, terminando la corsa in un canale a lato della carreggiata: nel terribile fuori strada, poco dopo le 19 sulla provinciale 588 Due Ponti, ha perso la vita il noto musicista 54enne Enzo Frassi. A nulla sono serviti i disperati tentativi di soccorso.
Ad estrarlo dall’abitacolo dalla sua Fiat Punto sono stati i vigili del fuoco, arrivati sia da Piacenza (compresa un’autogru dal distaccamento di Fiorenzuola) che da Cremona. Poi le manovre di rianimazione, praticate dagli operatori sanitari del 118 di Parma, atterrati con l’elisoccorso in un campo poco distante e coadiuvati dagli uomini della Croce Rossa di Roveleto di Cadeo e dai volontari della Pubblica assistenza di Monticelli. Ma alla fine, purtroppo, non è restato altro da fare se non constatare il decesso e posare un lenzuolo sul corpo privo di vita.
A regolare il traffico durante le operazioni sono stati gli agenti della Polstrada e i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Fiorenzuola, che hanno infine affidato il caso ai militari di Monticelli, titolari del territorio e arrivati sul posto con il comandante, maresciallo Raffaello Gnessi: a loro spetta la ricostruzione della dinamica.
In base a quanto è stato possibile apprendere, Frassi stava viaggiando da Villanova in direzione San Giuliano, quando poco prima dell’ingresso nella frazione avrebbe perso il controllo del mezzo. Una strada che l’uomo aveva percorso migliaia di volte, perché pur essendo originario di Cremona viveva da sempre a Castelvetro e conosceva la Bassa Piacentina come le sue tasche. Le conseguenze dell’uscita di strada non gli hanno lasciato scampo.
Enzo Frassi si definiva umilmente «musicista di serie B che qualche volta gioca in A», in realtà nel panorama musicale italiano il contrabbassista 54enne era considerato un fuoriclasse. Uno dei migliori nel suo settore. E lo dimostrano le numerose collaborazioni musicali all’attivo, con vari gruppi con i quali si esibiva un po’ ovunque, dai grandi teatri alle piccole località di campagna dove ha portato la cultura musicale in bar o circoli di provincia.
Pur essendo un asso del panorama jazz italiano, non ha mai perso quell’umiltà di chi ha sempre voglia di imparare, insegnare, condividere.