Funerale fascista, il figlio tira dritto: “Ecco perché l’ho fatto a papà”
“È un omaggio funebre che ho voluto fare io per rispettare un’espressa volontà di mio padre, mi assumo tutta la responsabilità ma sono sicuro che, al di là del vespaio di polemiche, non ci saranno altre conseguenze perché non è stato commesso alcun reato”.
È quanto affermato all’agenzia Ansa da Luigi Todini, il figlio del professor Giampiero, giurista e docente di storia del diritto italiano all’università di Sassari scomparso nei giorni scorsi all’età di 72 anni.
“Mi aspettavo le polemiche, ma immaginavo che rimanessero in ambito territoriale, non immaginavo tutto questo can-can che si sgonfierà in una bolla di sapone”, ha poi continuato Todini. Il quale ha anche voluto ricordare a tutti quelli che continuano a polemizzare su quanto accaduto alle esequie del padre che “c’è una sentenza della Corte di Cassazione del febbraio 2018 che dice che il gesto del saluto romano è consentito in occasioni come le commemorazioni funebri e quella di domenica non era certo una manifestazione politica”.
Le polemiche sono nate da un video diffuso da Lella Careddu, consigliera comunale del centrosinistra di Sassari. Nelle immagini si vedono decine di persone che, davanti alla bara coperta da una bandiera della Repubblica sociale italiana, al richiamo “Camerata Giampiero Todini” rispondono con il “Presente” facendo il saluto romano.
Giampiero Todini non ha mai nascosto le proprie idee politiche, neanche durante la sua carriera universitaria. Il professore, infatti, ha sempre indossato con orgoglio una spilla del Movimento sociale italiano. L’assessore comunale Simone Campus ritiene inaccettabile quanto accaduto durante i funerali ma ha anche ricordato di aver “conosciuto ai tempi dell’Università il professor Todini, uomo schietto e sinceramente di estrema destra”.
Gli ideali di Todini non gli hanno impedito, però, di essere insignito dall’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica nel 1987 e di diventare Commendatore nel 1991.
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