Finale degli Europei, stop ai maxischermi in numerose città
Finale degli Europei fra Italia ed Inghilterra, stop ai maxischermi in numerose città a causa del pericolo che la serata dell’11 luglio diventi il nuovo step di partenza di una impennata dei contagi covid a traino della variante Delta. Sono già molte le Prefetture e le amministrazioni territoriali che stanno decidendo o hanno già disposto di non consentire la visione della partita di Wembley nelle piazze e con gli iconici maxi schermi.
Il timore è legato soprattutto alla possibilità che con festeggiamenti senza freno successivi ad una (agognata) vittoria dell’undici di Roberto Mancini si possano innescare focolai pericolosi che andrebbero a fare il paio con la contagiosità elevata della variante Delta.
Stop ai maxischermi, finale degli Europei “a rischio” in molte città
A lanciare l’allarme in questo senso era stato anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Da Milano a Palermo dunque bandito ogni assembramento davanti a impianti pubblici.
E giusto nella giornata di ieri, 9 luglio, il Dipartimento di pubblica sicurezza ha esortato i questori a mettere a punto piani di vigilanza specifici, cioè che abbiano in protocollo operativo il presidio di aree centrali dove i tifosi si sono già radunati per festeggiare le vittorie già messe in carniere dalla Nazionale. Da questo punto di vista e in particolare dopo gli episodi di Cagliari Digos e Scientifica saranno in prima linea con le videocamere.
Stop ai maxischermi per la finale degli Europei e a Roma no all’ipotesi Olimpico
E la necessità di contenimento non riguarda solo l’ipotesi di una vittoria (agognata) dell’Italia, anche in caso di evento avverso (noi quella parola non la scriveremo neanche sotto tortura) ci sarà il bisogno di gestire il deflusso da piazze, locali pubblici ed abitazioni provare. A Roma per esempio il Comune aveva insistito con la Prefettura sull’apertura dello stadio Olimpico ma non se ne farà nulla: costi e ragioni di sicurezza hanno fermato l’iniziativa.
Stop ai maxischermi per la finale degli Europei: questure in allarme, Venezia ha deciso
Il questore Mario Della Cioppa ha disposto l’uso di unità di pronto impiego in molti quartieri: si va dal centro al Tuscolano e all’Appio fino ad a Ostia, Piazza del Popolo e Fori Imperiali. E sarà in vigore lo stop ai mezzi pubblici dalle 22.30 alle 3.00. E il no ai maxischermi è arrivato anche da Venezia, dove il Comune ha confermato la delibera di giunta già approvata con una serie di misure che consentono la somministrazione e la consumazione di alimenti e bevande esclusivamente al tavolo negli esercizi di ristorazione, bar e similari e soprattutto concede “il posizionamento di televisori su plateatici in concessione per intrattenere la clientela in occasione della finale”.