Panace di Mantegazza, danni e rimedi per la pianta che provoca ustioni: dov’è diffusa in Italia
Panace di Mantegazza, un nome altisonante per una pianta pericolosissima, ecco i danni ed i rimedi per la pianta che provoca ustioni e qualche indicazione su dov’è diffusa in Italia. Iniziamo dal nome: si chiama Panace di Mantegazza, è una pianta originaria del Caucaso e purtroppo è presente anche in Italia, dove malauguratamente e senza che se ne conoscessero ancora le discutibili caratteristiche nel 1800 venne introdotta come pianta ornamentale.
E fra le piante adibite all’abbellimento di case e giardini si rivelò ben presto come quella più letale.
Pericolo Panace di Mantegazza, danni e rimedi per la pianta che ustiona
Ma di ornamentale la Panace non ha nulla, o quanto meno lo surroga con una caratteristica che cassa ogni velleità estetica: è una specie altamente tossica e può creare danni devastanti all’essere umano. Perché? Perché il contatto con quella pianta è pericoloso per la pelle e per gli occhi.
Veniamo allo specifico: la linfa della Panace contiene le furanocumarine. Cosa sono? Prodotti organici tossici e fotomutageni, cioè che si attivano con la luce del sole. E i danni indotti da quelle sostanze sono serissimi: lesioni, cicatrici permanenti, ustioni e, in caso di contatto diretto con gli occhi, perfino la cecità.
Panace di Mantegazza, danni, rimedi e regioni italiane dove prospera
La pianta può arrivare ad un’altezza massima di cinque metri ed ha foglie di grandi dimensioni con fiori bianchi fino a ottanta centimetri.
Proprio la caratteristica di innesco delle furanocumarine, la radiazione solare, fa polpa nelle indicazioni per rimediare subito ad un contatto occasionale con la panace: via dalla luce solare diretta che “accelera” il potere ustionante della linfa. E in Italia dove si trova più facilmente questa pianta così pericolosa? Soprattutto in Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Veneto.
Panace di Mantegazza, danni e rimedi: via dal sole e di corsa dal medico
La pianta deve il suo nome a Paolo Mantegazza, antropologo amico dei due botanici che scoprirono la Panace, Emile Levier e Stepane Sommier; a partire dalle fine del 1800 la pianta si inselvatichì e colonizzò le forre e i campi incolti di mezza Italia. E i rimedi in caso di contatto fortuito? Lavare immediatamente la pelle con acqua e sapone neutro, rimanere al riparo dal sole per alcuni giorni, in alcuni casi anche per settimane, data la tendenza della linfa alla pervasività epiteliale e consultare subito il proprio medico. Nel dubbio non attendere: dritti al pronto soccorso per una immediata diagnosi e terapia anti ustioni con anti infiammatori steroidei.