La lettera di Toni Pipitone a Quarto Grado, il padre di Denise Pipitone dice: “La sua scomparsa mi ha devastato”
Non si smette di cercare Denise Pipitone: il caso è stato riaperto tra lettere anonime, testimonianze e colpi di scena inattesi. Non si placa il dolore dei genitori, Piera Maggio e Piero Pulizzi, stanchi dopo anni di ricerca senza risultati ma profondamente desiderosi di riabbracciare la loro ragazza, che oggi avrebbe 21 anni.
A parlare ora è l’ex marito di Piera Maggio, Toni Pipitone, che sulla scomparsa della povera Denise dice: “Mi ha devastato la vita, mi ha spezzato il cuore”.
Toni Pipitone parla della scomparsa di Denise
Dopo la scomparsa di Denise, Toni Pipitone ha scoperto di non essere il vero padre della bambina. La moglie, Piera Maggio, per far luce sul ritrovamento della figlia ha dovuto rivelare molti dettagli della sua vita privata.
Negli anni non si è mai fermata e ancora lotta come una guerriera per raggiungere la verità e ritrovare Denise. Al suo fianco c’è sempre stato Piero Pulizzi, il vero papà della ragazza. Tornando a parlare del caso, Toni Pipitone ha scritto una lettera indirizzata alla trasmissione “Quarto Grado”.
Pipitone non si rimprovera nulla, ma ha voluto precisare alcuni aspetti.
“La scomparsa di mia figlia Denise mi ha devastato la vita, mi ha spezzato il cuore. Amavo tantissimo la mia famiglia e i miei figli. Nel 1998 per rendere più agiata la loro vita ho trovato lavoro in Toscana. Sono partito perché volevo che stessero bene”, ha scritto. Da quanto raccontato, infatti, l’uomo si sarebbe trasferito in Toscana in accordo con la moglie Piera, avendo trovato un’opportunità lavorativa più redditizia. Toni Pipitone faceva il muratore e “ogni mese inviavo dei vaglia, quasi l’intero compenso. Lavoravo tutto il giorno, perché volevo far star bene la mia famiglia“.
Quando ha deciso di lasciare la Sicilia e partire per la Toscana, Kevin aveva 4 anni e Denise non era ancora nata. “Nell’estate del 1999 chiesi a mia moglie di trasferirsi in Toscana, volevo vivere la quotidianità, ma Piera non voleva lasciare la sua casa e non volle trasferirsi”, si legge ancora nella lettera. Tornava a casa tre volte all’anno e “all’inizio del 2000 ho avuto notizia della gravidanza di Piera. Nel 2002 ritornai in Sicilia per ritirarmi dalla Toscana e non andare più via. Nel 2004 scomparve Denise e mi crollò il mondo addosso”.
Toni Pipitone, la vita dopo la scomparsa di Denise
“Ho perso mia figlia, tutto. Ho sopportato un dolore che non auguro a nessuno, è stato molto straziante“. Così Toni Pipitone si confida nella lettera scritta a “Quarto Grado”. Dopo la scomparsa di Denise, l’uomo ha affrontato un periodo difficile e delicato, perdendo anche il lavoro.
Infatti, ha raccontato: “Non guadagnavo più. Ero lacerato e disperato, mi sono sentito solo e abbandonato. Ero proprio distrutto”.
Quindi ha sottolineato: “Sono rimasto in silenzio, ma mai assente in questa storia. Ho partecipato ai tre gradi di giudizio grazie al mio avvocato, che per 17 anni mi ha sempre rappresentato e informato dei fatti e di tutto. Ho mantenuto sempre continui contatti”.
Toni Pipitone, dopo la scomparsa di Denise cerca la verità
Ora sta meglio e ha riscoperto l’amore grazie a Marisa, la sua attuale moglie. “Ora, anche grazie a mia moglie, sono un uomo più consapevole, anche delle mie debolezze. Voglio soltanto sapere la verità“, dichiara Pipitone.
L’uomo si affida alla magistratura e spera emerga presto la verità. La lettera arriva in risposta alle parole dell’ex moglie Piera Maggio, precedentemente intervenuta ai microfoni di “Ore 14”.