Tornado in Italia, la nuova mappa aggiornata delle aree a rischio trombe d’aria
Aggiornata la mappa delle aree a rischio trombe d’aria in Italia. Il fenomeno meteorologico ha richiamato l’attenzione degli esperti dopo il violento tornado che ha colpito il sud-est della Repubblica Ceca.
Tornado in Italia, cosa sono
I tornado (o trombe d’aria) sono fenomeni meteorologici con un alto potenziale distruttivo.
Rappresentano infatti i vortici atmosferici a più alta densità energetica o potenza sprigionata. I venti generati raggiungono talvolta addirittura i 500 chilometri orari.
I tornado si originano generalmente tramite temporali molto forti (supercelle) e possono percorrere centinaia di chilometri. Gli ambienti favorevoli a questo fenomeno sono quelli più instabili, con venti variabili a seconda dell’altezza e masse di aria calda umida sovrastate da aria fredda e secca.
L’intensità dei tornado viene misurata con la scala Fujita, che va dal grado 0 (debole) al 5 (catastrofico).
Nella zona del Mediterraneo le trombe d’aria rappresentano il fenomeno verificabile più violento, anche se la loro frequenza non è elevata.
Tornado in Italia, quali sono le aree a rischio
La regione italiana a maggior rischio tornado è il Veneto, che precede Lombardia, Friuli, Piemonte, Emilia e Liguria, Toscana, Lazio, Sicilia, Campania e Puglia, in particolare il Salento. La massima attenzione andrà prestata nelle giornate di venerdì 2, sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 luglio, soprattutto nella Pianura Padana, a causa dell’arrivo di una corrente di aria fredda.
Un recente studio realizzato dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr-Isac e da Roberto Ingrosso, ricercatore dell’università UQAM di Montreal, e pubblicato su Atmospheric Research ha spiegato la correlazione tra l’aumento della temperatura dei mari, in particolare del Mediterraneo, causato dal riscaldamento globale e la maggiore frequenza di fenomeni estremi, tra cui i tornado.
Secondo la ricerca, le trombe d’aria nel sud del nostro Paese si sviluppano generalmente in autunno e in estate e hanno origine da trombe marine che si spostano poi sulla terraferma. A innescarle il veloce transito di una massa d’aria di origine africana molto calda e umida. Le trombe d’aria nelle regioni più a nord si verificano, invece, in particolare in tarda primavera e in estate. La loro origine principale è l’arrivo di aria più fresca proveniente dal nord, che si posiziona sopra l’aria calda e umida che si trova nei bassi strati durante la stagione estiva.
Tornado in Italia, nel 1930 l’evento più distruttivo
Il 24 luglio 1930 un tornado travolse la provincia di Treviso. La tromba d’aria, per alcuni classificata come F-4 o F-5, danneggiò il paese e la chiesa di Volpago del Montello, per poi proseguire per il trevigiano. Almeno 23 persone persero la vita.