Giuseppe Conte, drammatico retroscena: “Perché era assente al primo Consiglio dei ministri”
L’assenza di Giuseppe Conte al primo Consiglio dei ministri dopo le ferie d’agosto diventa subito un caso. A guidarlo, complice anche il forfait di Luigi Di Maio, è Matteo Salvini ed è facile, per i detrattori del “premier fantasma”, sostenere che di fatto non è accaduto nulla di diverso dagli scorsi mesi: il governo è roba del leghista, che ieri si è preso la scena accusando la Francia sul caos in Libia. Conte? Tace. Secondo la Lega il premier “era all’estero”, secondo altre fonti era “a casa sua”, vicino a Foggia, per imprecisati “impegni personali”.
Secondo il Quotidiano nazionale il motivo del suo “picche” è però decisamente più serio e inquietante: un segnale di protesta contro il braccio di ferro tra Salvini e Di Maio e la linea che stanno imponendo alla manovra finanziaria, che secondo il premier (schierato con il ministro dell’Economia Giovanni Tria e con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella) sarebbe una pericolosa accelerazione anti-Ue. Un comunicato di Palazzo Chigi prova a disinnescare le voci allarmistiche: “Il Consiglio dei ministri è stato convocato oggi (ieri, ndr), nonostante l’assenza del premier Conte, perché scadevano i termini per impugnare alcune leggi regionali. Si è trattata quindi di una riunione di routine per far fronte a scadenze”. Restano le tensioni, le indiscrezioni e un dubbio: quanto può un premier senza tempra (e storia) politica reggere l’urto di tante turbolenze?