Saman Abbas, il racconto del fratello: “Ecco dove l’hanno data allo zio”
Saman Abbas, il racconto del fratello potrebbe condurre ad una svolta nelle ricerche del corpo della 18enne di Novellara di origini pachistane uccisa per essersi sottratta ad un matrimonio combinato: “Ecco dove l’hanno data allo zio”, questo avrebbe detto al giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi il fratello minorenne della vittima, inizialmente reticente a rivelare particolari.
L’ipotesi che ad ucciderla sia stato lo zio su input dei genitori e con l’aiuto di altri familiari deve trovare puntello in una situazione paradossale: solo con il corpo di Saman quella pista troverà sostanza in procedura.
Saman, il racconto del fratello: “Ecco dove mamma l’ha data allo zio Danish”
E il fratello di Saman avrebbe detto a carabinieri e giudice prima dove potrebbe essere il corpo della ragazza, poi il punto esatto dove Saman sarebbe stata affidata allo zio.
In sede di incidente probatorio il giovane avrebbe specificato agli inquirenti: “È stata mamma a consegnarla, posso indicarvi il punto esatto, vicino a una serra. È lì che è stata consegnata a mio zio Danish”. A lui o all’uomo che poi l’avrebbe uccisa, avrebbe sostenuto il ragazzo “forse strangolandola”. Due punti vanno chiariti: l’incidente probatorio serve a trasformare una dichiarazione in una prova utilizzabile in un processo, quindi è un momento procedurale importantissimo perché “cristallizza” una circostanza e le dà la “patente” di prova a carico.
Saman Abbas, il racconto del fratello: “Ecco dove l’hanno data allo zio”. Ma è teste indiretto
Però è anche vero che il fratello di Saman è quello che si dice in gergo un teste “de relato”, cioè che non era presente al momento del fatto reato contestato, ma che era presente a fatti o precedenti o successivi ed utili a delineare proprio natura, dinamiche ed attori di quel fatto reato. Il giovane ha comunque ribadito sia di sapere, cioè di aver sentito, dove la sorella sarebbe stata consegnata al suo aguzzino, sia che ad uccidere Saman sarebbe stato il fratello più giovane del padre, Danish Hasnain, fattosi carico dell’orribile incombenza mentre i genitori fuggivano in Pakistan, da dove pare avrebbero minacciato il fidanzato della vittima.
Saman Abbas, il racconto del fratello: “Ecco dove l’hanno data allo zio”. La ragazza tentò di scappare
Stando inoltre ai racconti del fratello e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, la ragazza aveva già tentato di scappare in quanto da tempo temeva per la sua vita. Timori che aveva rivelato anche al suo fidanzato 21enne: “So che vogliono uccidermi. Li ho sentiti parlare al telefono. Ho chiesto a mia mamma cosa stesse dicendo e mi ha detto che lei e lo zio parlavano di un’altra ragazza pakistana. Io so che non è così. Loro vogliono uccidermi, ma io posso sistemare tutto“. Secondo il fratello inoltre, Saman sarebbe stata attirato dai genitori fuori casa con la scusa di restituirle i documenti.
Saman, il racconto del fratello: “Ecco dove l’hanno data allo zio”. L’indagine si allarga
Gli elementi empirici sul luogo della sepoltura di Saman sarebbero dati dai famosi frames video in cui Danish appare vicino casa del fratello poco prima della scomparsa di Saman. Insomma, tutto converge sull’azienda agricola di Novellara ma nulla spunta da quelle serre, che sono disposte in maniera tanto seriale e massiva da creare non poche difficoltà alle squadre degli inquirenti. Inquirenti che stanno allargando le indagini anche sul fronte dei conoscenti della famiglia. Lo scopo è duplice: perseguire eventuali favoreggiatori del crimine e trovare magari un soggetto che in virtù di questo ruolo sia in grado di dare indicazioni più precise sul un delitto che ha un movente ma non ha ancora la destinataria dello stesso.