Primi migranti contagiati: allarme variante Delta a Lampedusa
La variante Delta del Covid-19 sbarca in Sicilia nel senso letterale del termine: sono stati i continui arrivi dei migranti a portarla sull’Isola. Ad essere contagiati dieci di loro arrivati a Lampedusa ma provenienti dal Bangladesh seguendo la rotta libica.
Il pericolo viene dal mare
Dalle prime notizie sarebbero tutti asintomatici ed in isolamento in una nave-quarantena al largo delle coste della Sicilia. Come riporta IlGiornalediSicilia, i casi sono stati individuati alla fine di maggio e comunicati immediatamente al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e alla Regione. Il sequenziamento, che ha permesso di stabilire con quale tipo di variante si fossero infettati, è stato compiuto dal laboratorio del Policlinico di Palermo diretto dal professor Francesco Vitale, ma l’indagine è partita grazie all’attività del Dipartimento di Diagnostica dell’Asp di Palermo che ha effettuato i tamponi a Lampedusa inviando nel capoluogo i casi sospetti.
Sale l’allerta, dunque, anche per i continui sbarchi delle ultime ore: nelle ultime 24 ore sono arrivate all’hotspot di Lampedusa oltre 1.350 profughi a fronte di una capienza di 250 ospiti: la prefettura di Agrigento ha disposto l’imbarco di un primo gruppo di 150 migranti sulla nave quarantena Azzurra con cui raggiungeranno Pozzallo. Da lì saranno trasferiti in centri di accoglienza di altre regioni d’Italia. Altri 80 migranti in serata, invece, hanno lasciato l’isola a bordo del traghetto di linea Cossyra diretto a Porto Empedocle. Per loro è previsto poi il trasferimento nel Lazio. Per 40, invece, è disposto il trasferimento a bordo del pattugliatore della Guardia costiera: la loro destinazione finale è il Molise.Sbarchi senza fine: Lampedusa ancora al collasso
“Un disastro annunciato”
“L’arrivo della variante Delta attraverso gli immigrati a Lampedusa è semplicemente scandaloso. Si tratta della cronaca di un disastro annunciato. Gli inglesi stanno pagando le conseguenze di questa variante che è capace di bucare più facilmente i vaccini”. A dirlo all’Adnkronos è Igor Gelarda, responsabile dipartimenti della Lega in Sicilia, dopo i 10 casi riscontrati tra i migranti provenienti dal Bangladesh e sbarcati a Lampedusa. “La paura è che il conto lo pagheremo il prossimo autunno – aggiunge – quando potremmo vedere vanificate le nostre speranze di un ritorno alla normalità perché c’è qualcuno che ha scambiato la Sicilia come l’hotspot dell’Europa”. Il leghista chiede “lo stop immediato” agli sbarchi. “Non è solo un problema di ordine pubblico, con le enormi difficoltà della Polizia a gestire questo carico immane di migranti a Lampedusa. Si tratta anche di un rischio sanitario gravissimo”, conclude Gelarda.
Oltre a tutti i problemi quotidiani legati agli sbarchi, infatti, è l’alta trasmissibilità della mutazione Delta, sei volte più della media, ed il rischio quasi doppio di ospedalizzazione rispetto alla variante Alfa (ex inglese) a fare paura: due giorni fa ci siamo occupati del focolaio Covid scoppiato nella palestra Virgin Active a Città Studi, Milano, dove uno dei contagiati è stato trovato positivo alla nuova e pericolosa mutazione del virus nonostante avesse già completato il ciclo vaccinale. La notizia dei migranti arrivati in Sicilia non fa che aumentare l’ansia per la diffusione del nuovo Covid che potrebbe mettere a rischio l’intera campagna vaccinale: un’eventuale diffusione nel nostro Paese, adesso, sarebbe deleteria.
Sul tema si è espresso il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Variante Delta su dieci immigrati arrivati a Lampedusa: è gravissimo, soprattutto se pensiamo che in meno di una settimana sono sbarcati in 2.500. Dall’inizio dell’anno contiamo 17.698 arrivi di immigrati contro i 5.637 di un anno fa e i 2.154 del 2019. Conto di avere presto un incontro sul tema col Presidente Draghi, questa estate l’Italia ha bisogno di turisti che pagano, non di barchini e barconi”.