Troppi contagi, disposta la zona rossa
Cinquanta casi di positività al covid e 102 persone in quarantena: Aritzo, in provincia di Nuoro, è in lockdown fino al 15 giugno, nonostante la Sardegna sia in zona bianca. I nuovi casi di contagio stanno crescendo di ora in ora con i riscontri dei tamponi effettuati.
L’ipotesi più probabile è che sia stato un focolaio tra alcuni studenti, così come testimonia l’età dei positivi, rilevati dopo che l’Ats ha effettuato 550 test tra il 3 e il 4 giugno, a far dilagare il numero degli infetti.
L’appello dei giovani
“Fortunatamente nessuno dei contagiati è ricoverato in ospedale: sono quasi tutti giovani, eccetto un anziano che non si era potuto vaccinare”, ha spiegato il commissario straordinario del Comune, Antonio Monni, Che lancia anche un appello proprio ai ragazzi affinché rispettino le regole sanitarie e si vaccinino al più presto per evitare nuove infezioni.
Lockdown ad Aritzo, cosa succede ora
Le regole prevedono il divieto di spostamento dal Comune, salvo per comprovate esigenze lavorative, di necessità e di assistenza. Chiusi di nuovo bar, ristoranti, alberghi. Chiuse anche le chiese e vietate le cerimonie come i funerali. Lezioni in presenza sospese. Restano aperti i negozi di alimentari, le edicole e le farmacie.
Quali sono i comuni italiani ancora in zona rossa
Oltre al comune sardo, ci sono altre mini rosse in Italia. In Sicilia sono in “lockdown” Santo Stefano di Quisquina, paese di 4.400 abitanti in provincia di Agrigento: la Regione ha proclamato dal 2 a 10 giugno la zona rossa, a causa della positività al Covid di 35 ragazzi. Ancora lockdown fino al 10 giugno per Geraci Siculo (1.800 abitanti) e Prizzi nel palermitano. Misure restrittive anche a Scordia (Catania) fino alla medesima data:
è questo il più grande dei comuni interessati da misure di lockdown con i suoi 17mila abitanti. In Campania, nel salernitano, “il comune di Laurino (1.500 abitanti) è in zona rossa fino all’11 giugno”, precisa la Regione. In Basilicata “solo da ieri non ci sono più comuni in zona rossa – sottolinea la Regione – erano Acerenza (Potenza) e Montemilone (Potenza)”.