Bassetti-Trombosi, la notizia riportata dall’Adnkronos
Dopo essere stato tirato in mezzo dai social, Matteo Bassetti rompe il silenzio. Il caso è quello della 18enne di Genova operata per una trombosi del seno cavernoso, in seguito al vaccino AstraZeneca.
Molte le critiche giunte su Twitter dove gli odiatori hanno preso di mira il direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova con l’accusa di aver incentivato i giovani a vaccinarsi contro il coronavirus. Il caso – ha voluto tranquillizzare Bassetti parlando con l’Adnkronos – “non deve scatenare la psicosi”.
Per l’esperto la trombosi non per forza è legata solo alla dose somministrata. “Queste – ha proseguito – possono essere causate anche dalla somministrazione contemporanea di altri farmaci“. Nonostante questo “è stato giusto segnalare il caso rapidamente agli enti competenti per la farmacovigilanza”.
Infatti, ha ribadito per l’ennesima volta l’infettivologo, “quando ci si vaccina contro il Covid, il medico deve essere informato se si assumono terapie specifiche”. Un esempio è l’uso della pillola anticoncezionale che “ha avuto 200 eventi trombotici ogni milione di donne vaccinate e non mi pare che nessuna donna ha pensato di rinunciarci”.
Non solo, perché Bassetti ha voluto ricordare come il trattamento con l’eparima abbia fatto registrare 5mila eventi trombotici su 1 milioni di dosi di eparina somministrate. Numeri esigui anche per il vaccino anti-Covid a vettore virale come quello AstraZeneca o J&J che invece “ha fatto registrate 6 casi per milione di vaccinati”.
“Ora – ha concluso – andrà capito cosa ha scatenato le trombosi dei seni cavernosi sono sempre molto gravi, ma serve un’indagine accurata anche per stabilire la presenza di malformazioni, se il vaccino anti-Covid ha amplificato una risposta che però si sarebbe verificata lo stesso e il vaccino non c’entra nulla. Sarà la farmacovigilanza a dirci se questo è un evento correlato con il vaccino AstraZeneca”, o meno.