‘Porn* ricoveri’: tutto quello che si può trovare nel ‘corpo’ di un paziente. “Era una donna splendida, ma quello che aveva fatto è assurdo”. Il dietro le quinte degli ospedali italiani: ecco i racconti hard delle infermiere
L’ospedale è un posto non particolarmente amato, ma ci sono delle occasioni in cui è inevitabile doverci andare. Ma ci sono dei casi in cui chi ci va lo fa per dei motivi inquietanti. E pare che nei pronto soccorsi italiani ne capitino di tutti i colori. Infatti, a quanto sembra in questi luoghi una parte dei ricoveri d’urgenza dipendono da giochi erotici finiti molto male, e dire che chi li ha messi in atto si aspettava un esito ben diverso. In particolare, gli ortaggi sono grandi protagonisti della questione abbastanza spinosa. A testimoniare i i porno ricoveri sono gli infermieri: “Una volta, al pronto soccorso del Grassi – racconta uno di loro al Tempo – si presentò una coppia molto elegante e a modo. Lei ancora me la ricordo, era bellissima con un vestito lungo e uno spacco mozzafiato. Si avvicinò a me e ai due colleghi coni quali stavo facendo il turno di notte”. E il racconto non si ferma certo qui.
L’infermiere, con dovizia di particolari, spiega quello che si è trovato di fronte: “’Devo parlare con un medico’, disse. Quando è entrata nella saletta da sola col dottore, noi ci siamo seduti tutti su una barella al di là della tenda che prima divideva gli spazi. Ha iniziato a raccontare non senza imbarazzo che era a una festa di amici insieme al marito. ‘Stavamo facendo dei giochi quando a me hanno infilato una bottiglietta di coca-cola nel lato b e ha fatto blup ha detto’. Il chirurgo le ha chiesto spiegazioni, non capendo, e quando lei ha risposto nei dettagli, ci siamo messi a ridere così tanto da cadere tutti dalla barella”.
Quello che è emerso dal racconto fatto sul quotidiano Il Tempo, però, è ben altro. Infatti, pare che i ‘pazienti’ più assidui in materia siano gli uomini che vanno in ospedale per la rimozione di oggetti ‘indesiderati’ nel fondoschiena. E la loro età media è tra i 50 e i 60 anni. Uno degli episodi riportati riguarda un uomo ricoverato d’urgenza per dolori lancinanti all’addome: “Aveva un vibratore fuori misura completamente dentro racconta un infermiere. Il medico ci chiedeva di tenerlo fermo per i raggi, ma la testina rotante continuava a muoversi per le batterie ancora in funzione, vero è che la lastra veniva sempre mossa”. C’è stato poi un anziano con la saponetta, ma era ‘statico’ e poi quello ‘caduto’ sul cellulare che continuava a squillare”.