Italia, troppi contagi: istituita zona rossa urgente
Zona rossa per focolaio: 35 positivi. “Cambiato tutto in mezza giornata”
Cluster a Santo Stefano di Quisquina, nell’Agrigentino. Il sindaco: “Quasi tutti ragazzi con sintomi lievi”
Focolaio Covid nell’Agrigentino: scatta la zona rossa a Santo Stefano di Quisquina, un paese di 4.600 anime. Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza con cui fa entrare in vigore le restrizioni da mercoledì 2 giugno a giovedì 10 giugno, confidando che il contagio non cresca in dimensione.
Nella stessa ordinanza, inoltre, viene revocata da subito e con tre giorni di anticipo la “zona rossa” di Riesi, nel Nisseno.
Santo Stefano di Quisquina
Sono almeno 35 i positivi al Coronavirus. A quanto si apprende, quasi tutti giovanissimi: 23 i tamponi molecolari che confermano il contagio e 12 quelli rapidi che saranno sottoposti a ulteriore verifica.
“Dall’inizio della pandemia – ha detto ieri il sindaco di Santo Stefano, Francesco Cacciatore – avevamo avuto pochissimi casi ed eravamo un comune Covid-free”. Poi, ha spiegato, “in mezza giornata è cambiato tutto. Non siamo in grado di individuare un preciso episodio. Oltre il 90% dei casi riguarda ragazzi, che per fortuna manifestano soltanto lievi sintomi: febbre e astenia”.
La Sicilia è tornata seconda in Italia per numero di contagi giornalieri. Il bollettino di oggi dà 258 nuovi positivi nell’Isola, su 11.218 tamponi processati, con una incidenza del 2,3%. Le vittime sono 8.