“I migranti hanno il diritto di uscire la sera per svagarsi”: bufera sulle “grilline” vicine a Roberto “boldrino” Fico
Il delirio delle deputate grilline di estrema sinistra, Gilda Sportiello e Doriana Sarli, vicine al presidente della Camera comunista Roberto “boldrino” Fico: “I migranti hanno il diritto di uscire la sera per svagarsi”, magari per stuprare le ragazze italiane, spacciare droga e seminare il panico provocando risse come loro abitudine. Inevitabile la bufera politica.
Le grilline Gilda Sportiello e Doriana Sarli, deputate del Movimento Cinque Stelle, molto vicine al presidente della Camera Fico, sono “preoccupate” per quanto successo due settimane fa, quando la polizia è andata in alcuni Centri di accoglienza di Napoli per controllare che i migranti fossero tutti al loro posto e verificare “la presenza delle persone accolte nelle rispettive strutture”. Il loro lavoro, insomma. Ma per le due onorevoli grilline vicine al “Boldrino”, non si tratta di una cosa normale, un atto dovuto nei centri che paghiamo con i nostri soldi. No: si tratta di “un grave limite alla libertà dell’individuo”, hanno stigmatizzati con il Giornale. Il motivo? I migranti – devono poter “vivere una serata di svago”. Testuale. incredibile. Come la Boldrini. Non sono preoccupate per gli indigenti italaini, per gli sfollati di Genova, no. Per i migranti.
Le due deputate sono molto vicine alla linea-Fico che è ostile alla linea dura sull’immigrazione. Si tratta di quella componente che fa la “fronda” al governo e che sogna ancora un’alleanza con il Pd. Con quel Pd che ha dissestato l’Italia con la politica dell’accogliamoli tutti. Ora anche gli svaghi in giro per le città dovremmo assicurare loro. “Ora i rischiano rischiano di veder revocato il proprio diritto all’accoglienza perché assenti durante i controlli effettuati dalla polizia in data 13 agosto alle ore 22”. L’esponente del M5S mette sotto accusa “la regola del rientro prevista dalla circolare ministeriale di giugno 2017, emanata dal ministro Minniti” che, dice, rappresenta “un grave limite alla libertà dell’individuo in quanto preclude la possibilità di poter vivere ed integrarsi pienamente nella società”. Sì, parla proprio come la Boldrini.
Non solo. Secondo il consigliere regionale Cirillo dei pentastellati bisognerebbe analizzare “caso per caso” i motivi per cui “ognuno dei 150 migranti non si trovava all’interno del Cas dopo le 21”. Come mai? Semplice: il rientro alle 20 d’inverno e alle 21 d’estate – si legge nelle dichiarazioni dei tre grillini, rilasciate a irpinia24 – è un “orario difficile da rispettare per chi lavora” e per chi “semplicemente desidera poter vivere una serata di svago”. Siamo alla follia.