Toni Pipitone torna a parlare di Denise Pipitone: “La dobbiamo riportare indietro”
All’inizio le piste erano tante, ha spiegato: “Si cercava nei pozzi, nei campi rom, ma sicuramente c’è stata una cattiva organizzazione delle indagini“. L’ex marito di Piera Maggio, che ancora oggi considera Denise sua figlia di cui continua a sentire la mancanza, si è augurato “di poter essere presente se e quando si ritroverà“.
Una voce inedita, un’intervista che arriva a 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone. A parlare nella puntata di Quarto Grado, programma in onda su Rete 4, è Toni Pipitone, marito di Piera Maggio ma non padre naturale della bimba, a cui comunque ha fatto da papà.
“La bambina stravedeva per me, andavamo in spiaggia con il mio fuoristrada decapottabile. Lei era tutta contenta quando andavamo a Mazara.
Abbiamo vissuti dei momenti bellissimi. Fino all’ultima notte ha dormito con me. Diceva papà ti voglio bene, tu non diventerai mai vecchio, non morirai mai. Era sempre allegra, come me si divertiva” il racconto del signor Toni, che non ha mai dimenticato la piccola Denise.
Il padre della bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo non si dà per vinto: “È figlia mia, la dobbiamo riportare indietro”. Nella dichiarazione c’è anche spazio per il momento dello choc, quello subito dopo la comunicazione della scomparsa di Denise, a cui fa seguito una disperata ricerca in macchina:
“Non sapevo cosa pensare, non si era mai allontanata da casa, ho girato strade a casaccio”. Il messaggio finale di Toni Pipitone è quello di un padre che continua a soffrire, ma che non ha perso la speranza: “Denise, quando sarà finito tutto, papà ti porterà a mangiare un gelato grosso come una casa. Il mio cuore batte per te, non farlo fermare amore mio”. Un racconto straziante.