“Odiava Piera Maggio”. Denise Pipitone, l’ex procuratore rompe il silenzio

Barbara D’Urso è tornata a parlare del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa il 1 settembre 2004 quando aveva quattro anni. Un mistero che dura da 17 anni, che si consuma in pochi minuti. La nonna entra in casa e quando esce di Denise non c’è traccia. Parte subito la denuncia ai carabinieri e le ricerche. La pista privilegiata è quella della vendetta privata, maturata nell’ambito familiare, tra la nuova e la vecchia famiglia del padre di Denise, Pietro Pulizzi, ex marito di Anna Corona e padre di Jessica Pulizzi, assolta dall’accusa di rapimento.

Per tutto il mese Mazara del Vallo è passata al setaccio. Polizia, carabinieri, reparti speciali e unità cinofile, percorrono strade, fiumi, grotte, pozzi, anfratti, ma di Denise non c’è traccia. Alla pista privata se ne affiancano altre, come l’ipotesi legata a riti occulti, traffici di organi e la pista rom, ripresa recentemente dopo nuovi studi sul video filmato a Milano in cui una bambina molto somigliante a Denise era in compagnia di una donna rom.

Denise Pipitone, ex procuratore: “Odiavano Piera Maggio”

Sin dal giorno della scomparsa la mamma Piera Maggio non si è mai data per vinta e ha continuato a cercare la sua bambina, anche quando sembrava non ci fossero più speranze. Ospite di Domenica Live, l’ex procuratore di Marsala, il dottor Alberto di Pisa, ha espresso la sua opinione sulla scomparsa di Denise Pipitone dopo essersi occupato per anni del caso. “Io premetto che il sequestro della bambina avviene nel 2004 e io inizio a lavorarci nel 2008. Ci sono già quattro anni di indagini”, ha detto il dottor Pisa alle telecamere di Barbara D’Urso.

“Jessica Pulizzi è stata assolta in tre gradi quindi per la legge è innocente. La mia idea è che la vicenda nasce in ambito famigliare, nasce dal rancore e dall’odio che Anna Corona aveva verso Piera Maggio”, ha spiegato ancora.”La mia opinione nasce anche da un’intercettazione telefonica del 1 settembre tra Corona e la figlia Jessica Pulizzi che disse A casa gliel’ho portata. Questa persona avrebbe potuto portare Denise a qualcuno che poi l’avrebbe lasciata in un campo rom”, ha aggiunto l’ex procuratore. Mercoledì 12 maggio 2021 è arrivata una una lettera anonima allo studio dell’avvocato Giacomo Frazzitta, il legale della mamma di Denise Pipitone, con nuovi elementi attendibili sulla scomparsa della figlia di Piera Maggio.

“È chiaro che dal contenuto di quella lettera anonima posso affermare che ci sono diverse persone a Mazara che sanno di questo fatto, sono testimoni oculari, e questo mi fa molta rabbia, perché vuol dire che sono 17 anni che queste persone sono state in silenzio. Questa persona ci fa una descrizione precisa di una fase. Hanno paura? Ma di che cosa? Di chi? – ha spiegato Giacomo Frazzitta a Domenica In – Se il signore anonimo mi sta sentendo, ribadisco noi lo stiamo aspettando, stiamo aspettando il suo segnale e stiamo dicendo delle cose per tranquillizzarlo, mantenendo la massima riservatezza noi ti attendiamo caro anonimo sarai tutelato senza rischi per nessuno”.

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