Calenda: ‘L’Italia si avvicina all’area di rischio default’
“Forse non è chiarissimo a tutti nel Pd che il nostro Paese si sta rapidamente avvicinando all’area di rischio default, perché tra i 350 e 400 punti di spread si aprono scenari che possono portare rapidamente l’Italia a non avere più accesso ai mercati“.
Così l’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in un’intervista al Corriere della Sera.
L’esponente dem ha affermato che questo avverrà “rapidamente” e “dopo si aprirebbe una prospettiva inaudita di cui pagheremmo il prezzo per anni tutti, e più di tutti i cittadini più deboli”.
“Questa” ha aggiunto “è interamente responsabilità dei cinque stelle e di Salvini. Eravamo in una situazione di bonaccia finanziaria, con tutti gli indici positivi: Pil, occupazione, produzione industriale, investimenti e deficit e debito in discesa”.
A generare la “nuova crisi” che incombe, secondo Calenda, sono state le dichiarazioni di Lega e M5S “sull’uscita dall’euro e sui piani B” e le loro “promesse folli”.
L’ex ministro ha fatto sapere che sarà presente alla manifestazione contro il governo che si terrà a Milano il 29 settembre:
“Ma anche in questo caso sarebbe stato meglio unire forze del lavoro, dell’impresa, della società e dell’associazionismo in una grande manifestazione senza bandiere di partito. Da imprese e alcuni sindacati segnali di disponibilità alla mobilitazione sono pure arrivati,” ha detto Calenda, che ha aggiunto: “Dobbiamo darci una mossa: le persone che hanno una voce pubblica forte nel partito devono coordinarsi e fare un passo avanti: Gentiloni, Renzi, Minniti, Martina, Delrio, Pinotti ma anche Sala e Gori”.
Quanto alle voci sulla sua candidatura al congresso del Pd, Calenda ha detto non si candiderà in quanto crede “che il Pd non sia il soggetto che alla fine dovrà presentarsi alle elezioni”.
“Non si tratta di un cambiamento di nome” ha spiegato “è necessario un cambiamento di offerta politica e di modo di fare politica”.