Bergamo, la professoressa confessa: “Ho sbagliato, capisco ora che la relazione col tredicenne è una cosa grave”
Interrogata dal gip del Tribunale la professoressa quarantenne di Bergamo, accompagnata dal suo avvocato, confessa la sua relazione con l’alunno di 13 anni interrotta da molti attacchi di pianto. Spiega al giudice, riporta il Giorno, cosa l’ha portata a fare sesso con un suo studente che da pochi giorni ha compiuto i 14. L’insegnante è agli arresti domiciliari con l’accusa di atti sessuali con minore.
La donna è apparsa molto provata: “Mi ero innamorata del ragazzo, ho perso la testa e ho sbagliato, anche perché sono in un momento assai difficile della mia vita, visto che mi sto separando da mio marito (l’insegnante ha due figli piccoli, ndr). A un certo punto ho detto allo studente che stavamo sbagliando tutto, che era meglio smettere di vederci. Ma lui non ne ha voluto sapere, ha insistito e io non sono stata capace di troncare la relazione. Solo adesso mi rendo conto della gravità dei fatti che mi vengono contestati”.
I due sono stati beccati dopo una segnalazione. Le intercettazioni hanno poi confermato i sospetti sul loro rapporto e che non c’è stata costrizione. Ma anche se il minorenne è consenziente, la persona adulta non può stringere una relazione. A 13 anni non si è in grado – secondo la legge – di esprimere un consenso consapevole. Per questo è prevista una pena da 5 a 10 anni.