La foto choc della notte con Grillo&Co: “Genitali sulla testa della ragazza”
Si allungano i tempi dell’inchiesta relativa al caso Ciro Grillo. Come riferito dall’Adnkronos, il Procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, è al lavoro per ridefinire il capo di imputazione su alcuni degli indagati. Sarebbe infatti cambiata la posizione di alcuni dei quattro componenti del gruppetto, per i quali in queste ore si starebbero ridefinendo i capi di imputazione. Nello specifico sarebbe stato modificato il secondo, ovvero quello che riguarda una serie di foto “in cui si vedono a tratti due, a tratti tre ragazzi, con i genitali scoperti appoggiati sul capo della seconda ragazza, R.M, amica di S.J., che dorme”. In alcune immagini, sfocate, non si riuscirebbe a individuare con precisione il volto dei giovani coinvolti. Gli inquirenti smentiscono “una nuova indagine” ma i nuovi capi di accusa fanno parte sempre dello stesso fascicolo.
Ve ne avevamo già parlato a novembre 2020, quando sui giornali venivano svelati i contenuti del fascicolo giudiziario relativo alla vicenda che ha coinvolto il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle e suoi tre amici. A smarcarsi di recente è stato Francesco Corsiglia, uno degli amici di Ciro Grillo: “Ho avuto un rapporto consenziente con S.J., eravamo solo io e lei, poi mi sono addormentato. Di ciò che è successo dopo io non so niente”. Il dettaglio sull’ora in cui avrebbe preso sonno lo potrebbe collocare fuori dal rapporto sessuale di gruppo. Va inoltre considerato un ulteriore aspetto: pare che Corsiglia non compaia nelle foto e nei video di quella notte.
La consulenza dell’esperto
Nel frattempo il procuratore Capasso e la pm Laura Bassani sono tornati al lavoro per ridefinire gli ultimi eventi, tra interrogatori e indagini difensive presentate dai legali. Tra queste però, al momento, non vi sarebbe la consulenza del medico legale Marco Salvi, incaricato per far luce sulle dichiarazioni della studentessa italo-norvegese che accusa Ciro Grillo e gli altri ragazzi di stupro di gruppo nei suoi confronti. L’esperto, che in passato si è occupato del serial killer Donato Bilancia e dell’omicidio di Carlo Giuliani durante il G8, ha chiarito che il suo lavoro sarà fatto sulle carte e che dunque non dovrà periziare la ragazza: “Con a disposizione gli atti dell’indagine, la documentazione, le testimonianze ed eventuali certificazioni sanitarie, il mio compito sarà cercare di capire, dal punto di vista medico legale, le sue condizioni psicofisiche al momento del fatto”. Relazione che tuttavia, sempre secondo l’Adnkronos, non sarebbe ancora arrivata sul tavolo della procura di Tempio Pausania.